Bolaffi, il Tar del Lazio reinterpreta il concetto di rarità
Accolto ricorso della casa d'aste contro il vincolo imposto dal Mibac su un «Augustale»
TORINO - Nuova interpretazione del concetto di rarità. E' quella del Tar del Lazio che ha accolto il ricorso di Aste Bolaffi e di un collezionista numismatico che, dopo essersi aggiudicato all'asta un Augustale, si era visto negare la licenzia di esportazione. Il giudice amministrativo ha annullato il vincolo imposto dal Mibac, stabilendo «un precedente molto importante», spiega l'ad di Aste Bolaffi, Filippo Bolaffi.
La notizia è riportata dal Giornale della Numismatica. «Perla prima volta il giudice amministrativo - spiega Bolaffi - ha edotto i funzionari del ministero ad attenersi ad almeno due regole chiare e oggettive». Nell'applicazione del criterio di rarità, il Tar del Lazio ha stabilito che occorre assicurare «una adeguata fruizione» del bene, considerando non solo quelli di proprietà dello Stato ma anche quelli di altri enti pubblici.
Per le cose di produzione seriale, come appunto le monete, occorre inoltre evitare il rischio che si finisca col vincolare l'intera produzione.
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