15 settembre 2025
Aggiornato 16:30
Sanità

Bono: «Chiamparino e Saitta vogliono avvantaggiare la sanità privata»

Il vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale del Piemonte: «Si rischia l'esplosione della spesa farmaceutica»

TORINO - «Chiamparino e Saitta vogliono uccidere il medico di territorio avvantaggiando i privati». A lanciare l'allarme Davide Bono (M5S), Vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale del Piemonte.
«Emblematico il caso della Dgr 40/2018 impugnata presso il Tribunale amministrativo da autorevoli sindacati medici (Smi e Anaao) in quanto consentirebbe a medici di strutture private convenzionate di prescrivere visite, esami e farmaci», ha evidenziato Bono.

SPESA FARMACEUTICA - «I privati, legittimamente, mirano al profitto e seppur con un tetto di spesa sancito dalla Regione l'inappropriatezza prescrittiva, se non filtrata dai medici del territorio, sarà una possibile conseguenza con uno scivolamento verso esami più remunerativi e meno complicati. Il Medico di Medicina Generale invece viene pagato sul numero di pazienti e non sul numero delle prescrizioni e non può fare profitto», ha sottolineato il consigliere regionale pentastellato, che prefigura il «rischio esplosione della spesa farmaceutica».

RISCHI PER LA TENUTA DEL SSN - «Infine la tesi che la delibera andrebbe incontro al cittadino, facilitato a non correre da un medico all'altro per prescrizioni è una scusa e nasconde possibili rischi enormi per la tenuta del Ssn: non si deve bypassare la medicina territoriale cancellando il suo ruolo di figura fiduciaria dei cittadini, bensì potenziarla e migliorarla, rendendola finalmente attore centrale del Ssn tramite la messa in funzione del Fascicolo Sanitario elettronico e verificando/remunerando il suo ruolo di reale promotore della salute dei cittadini e di controllore dell'appropriatezza dei percorsi di vita e degli inevitabili, occasionali, percorsi di cura», ha concluso Bono.