Provincia, lavoratori a rischio
Ramella Pralungo: «Lotterò fino alla fine contro commissariamento e tagli»
BIELLA - Un Natale sereno, forse. Perché se le parole del presidente provinciale Emanuele Ramella Pralungo sono chiare e precise, l’aria che tira non è delle migliori. Per i 170 dipendenti della Provincia di Biella insomma c’è poco da stare allegri. La tredicesima è arrivata. Lo stipendio di dicembre sarà accreditato. Ma sul futuro non c’è vera certezza. Due i problemi. Primo la riforma delle province su base nazionale, che dovrebbe prevedere un taglio del 30 per cento dei dipendenti secondo le linee programmatiche del Governo. Secondo, la bocciatura del bilancio dell’ente, quando era ancora amministrato dal prefetto/commissario Angelo Ciuni, da parte del Ministero degli Interni, attesa a giorni. Da qui la paura di molti lavoratori di via Quintino Sella, in stato di agitazione come in altre parti d’Italia.
IO NON SCAPPO - «Compatibilmente con le condizioni che tutti conosciamo ho detto ai dipendenti di stare sereni - spiega Ramella Pralungo, anche sindaco di Occhieppo Superiore -. L’ho detto chiaramente a tutti i dipendenti, durante il faccia a faccia per i saluti e gli auguri di buone feste. Io infatti farò di tutto affinché l’ente non venga commissariato e possa continuare ad erogare i servizi necessari ai cittadini. E penso al riscaldamento nelle scuole superiori. Certo però lo Stato deve corrisponderci dei trasferimenti, in gran parte dovuti. Detto ciò posso garantire i dipendenti dell’ente e i cittadini che oggi c’è un presidente provinciale che non ha nessuna intenzione di scappare di fronte alle difficoltà. Un presidente che lavora gratis. E che resterà fino all’ultimo, a combattere perché il Biellese abbia un ente prezioso per il suo sviluppo e la sua vita sociale».
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