29 marzo 2024
Aggiornato 11:00

Cuba, Castro: Obama non ha detto nulla su embargo, misura crudele

«Metta fine a una cosa che ha fallito nell'ultimo mezzo secolo»

WASHINGTON - Fidel Castro pretende di più da Barack Obama. In un editoriale pubblicato sul sito di Granma, l'organo di stampa del Partito comunista cubano, il Lider maximo ha fatto notare che nell'annunciare l'alleggerimento di alcune restrizioni previste per i cubani residenti negli Stati Uniti «non ha detto una sola parola sull'embargo, la più crudele delle misure».

«Esistono le condizioni - continua Castro - affinché Obama utilizzi il suo talento per una politica costruttiva che metta fine a qualcosa che ha fallito per quasi mezzo secolo». Castro non esita a definire l'embargo una misura da «genocidio» che non ha avuto conseguenze devastanti solo sull'economia dell'isola ma anche sulla vita dei suoi abitanti. Ieri il presidente statunitense ha fatto un altro passo in avanti nell'allentare le tensioni con Cuba, annunciando che saranno alleggerite alcune restrizioni di natura finanziaria e sui viaggi verso il paese.

Secondo quanto confermato da un funzionario dell'amministrazione americana, Obama avrebbe ordinato al governo di consentire ai cubani americani che vivono negli Stati Uniti e che hanno famiglia a Cuba di poter viaggiare nel loro paese d'origine e di effettuare trasferimenti di denaro in modo illimitato. Rimangono però valide molte restrizioni previste dall'embargo come il divieto di viaggio per gli americani o i discendenti di non-cubani. Il tema cubano tornerà tuttavia sotto i riflettori tra pochi giorni in occasione del Summit delle Americhe a Trinidad e Tobago, previsto dal 17 al 19 aprile, in cui il presidente Obama confermerà ai leader dell'America Latina che gli Stati Uniti si impegnano a migliorare i loro rapporti con l'Avana.

Molti esperti si chiedono se l'apparente segnale di apertura arrivato dagli Stati Uniti, sia il primo passo per decretare finalmente la fine dell'embargo, che gli Usa hanno imposto a Cuba dal 1962. Secondo altri osservatori, invece, Obama non accoglierà questa speranza, almeno fino a quando Cuba non si muoverà per soddisfare le richieste degli Stati Uniti. E' possibile dunque che il presidente Usa chiederà ai leader dei paesi dell'America Latina di fare pressioni su Cuba, affinché, tra le altre cose, il paese provveda anche alla liberazione dei prigionieri politici.