25 aprile 2024
Aggiornato 06:00

Grillo in Senato. In atti Parlamento parola «psiconano»

«La marea sta montando, ormai fa comizi solo in piazze chiuse»

ROMA - Beppe Grillo approda in Parlamento e il termine psiconano, che il comico genovese ha usato in tanti spettacoli e comizi di piazza per definire il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, viene sdoganato in un'aula del Senato e finisce agli atti. Come rappresentante dei promotori del disegno di legge di iniziativa popolare sull'ineleggibilità dei condannati e la reintroduzione della preferenza, Grillo viene ascoltato in audizione dalla commissione Affari costituzionali del Senato.

«Oggi viene approvata - sottolinea Grillo - una legge che limita le intercettazioni e mette il bavaglio all'informazione. Io sarò, presumo, il primo condannato perché farò disubbidienza civile. Il primo pensiero dello psiconano non è il Paese, ma sempre e solo non farsi beccare. Avete approvato il lodo Alfano per evitare che Berlusconi finisse in galera, ora volete limitare il diritto del cittadino ad essere informato».

Secondo Grillo, però, «la marea sta montando, lo psiconano può fare comizi ormai solo nelle piazze chiuse, in cui fa entrare come a Firenze, come a Prato, solo la sua claque. Ha inventato la piazza chiusa, lo difendono la sua scorta e gli avvocati. Gli sono rimasti quelli, insieme a uno stuolo di giornalisti definiti servi dalla stampa estera. Gli italiani non stanno più con lui, e tantomeno con chi gli ha permesso come Violante e Fassino per 15 anni di superare ogni conflitto di interesse».