25 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Udine

Società Filologica Friulana: celebrato il secolo di vita

Il Presidente del Consiglio Regionale, Mauro Zanin: «Un'istituzione che rappresenta un vero e proprio monumento della nostra realtà»

UDINE - «La Società Filologica Friulana, che compie cent'anni, può, con la ricchezza del bagaglio costruito e con la sua attività futura, aiutare il Friuli a superare le sfide che ha davanti, innanzitutto a uscire dal declino che sta vivendo rispetto ad altre realtà della regione». Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin intervenendo a Udine, nel salone del Castello alla cerimonia per il centenario del sodalizio fondato il 23 novembre del 1919 e portando il saluto della Regione anche a nome dei consiglieri regionali Franco Iacop, Mariagrazia Santoro, Furio Honsell, Lorenzo Tosolini e Massimo Moretuzzo.

«Una presenza che sottolinea la vicinanza del Consiglio regionale a questa istituzione che, per quanto ha fatto e fa, rappresenta un vero e proprio monumento della nostra realtà; una vicinanza che già si esprime in momenti importanti come la Settimana della Lingua friulana e in altre attività e che continuerà. «Aiutare il Friuli a ritrovare tensione spirituale, ruolo, iniziativa che gli consenta di recuperare la grandezza che haUn' dimostrato nel periodo della ricostruzione post terremoto è importante per il bene dell'intera regione, perché dietro un'area oggi a grande spinta socioeconomica quale è Trieste è fondamentale un Friuli compatto che si ricollochi in una dimensione di prospettiva. L'aiuto che può venire dalla Filologica - per Zanin - si lega alla storia, alla tradizione, all'impostazione scientifica e anche alla capacità di innovazione che essa ha dimostrato, nel solco di quello che è il messaggio contenuto nel suo inno: la madrelingua conforti il popolo saldo, onesto e lavoratore».

«Il Friuli è unito attorno a un popolo che è tradizione, identità, valori che nella madrelingua trovano forza e incoraggiamento. Un messaggio e una storia da trasmettere ai giovani come antidoto alla globalizzazione, perché non arrendersi al tutto indistinto che porta alla perdita dell'individualità rendendo tutti consumatori globali. In questo senso «anche la politica a sostegno delle associazioni e istituzioni culturali dovrà mutare - ha detto ancora Zanin - considerando con attenzione l'attività complessiva e i risultati e premiando il lavoro di ricerca e sviluppo che sanno mettere in campo; una riflessione - ha concluso il presidente - che impegnerà il Consiglio e l'amministrazione regionale».