19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Il caso

Sanità Fvg: il buco da 29 milioni diventa motivo di scontro politico

Botta e risposta tra l'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi e i dem Santoro e Shaurli

UDINE - «Dimezziamo di oltre la metà la proiezione dei costi strutturali del Sistema sanitario regionale rispetto all'esercizio precedente. Invertiamo la tendenza dell'ultimo quadriennio in un solo anno, un buon risultato sul quale però dobbiamo proseguire». Lo dichiara il vicepresidente e assessore alla Salute Riccardo Riccardi commentando il primo dato semestrale del bilancio del Sistema sanitario regionale (Ssr). Nel complesso, dunque, la proiezione delle perdite del Ssr Fvg per il 2019 si attesta a 29,5 milioni di euro. La l’opposizione non ci sta e parte all’attacco: «I conti sono peggiorati, altro che riduzione del deficit», afferma la consigliera regionale del Pd Mariagrazia Santoro. Critico anche il segretario dem Cristiano Shaurli: «Intanto il buco c'è e si vede, nonostante i trucchi da mago ei giri di parole di un assessore che pare sempre più solista e in difficoltà nella sua stessa maggioranza».

La posizione di Riccardi

«Il fabbisogno calcolato nella legge di Stabilità - continua Riccardi - non tiene conto della riduzione dell'1% del personale imposto dalle norme che, se previsto, registrerebbe il deficit a 20 milioni. Nello specifico, la stima 2019 abbatte l'aumento all'1,2%, un dato che è il più basso dal 2014. La linea tendenziale degli ultimi anni incideva maggiormente infatti sull'aumento della spesa». «Leggendo i dati in prospettiva, nel 2018 si era registrato un aumento dei costi del 2,7%. Negli anni precedenti, prendendo a riferimento la sequenza dal 2014 al 2018, la media dell'aumento si è attestata ad un + 2,2%. Significa che - spiega Riccardi - in un solo anno siamo riusciti ad incidere con un 1% sul contenimento dei costi che arriva all'1,5% se si prende il 2018 come riferimento».

L’affondo di Santoro e Shaurli

«Per anni siamo stati accusati ingiustamente di cattiva gestione finanziaria e di una continua rincorsa della spesa in sanità, oggi abbiamo la palese conferma che le cose peggiorano ovunque. Anche dove i comportamenti virtuosi avevano lasciato un utile, come l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 5 Friuli Occidentale a Pordenone, mai in deficit negli anni precedenti e che ora segna il peggiore passivo. A fine 2018 - ricorda la Santoro -, il centrodestra aveva presentato una pseudo-riforma che non ha prodotto alcun effetto positivo, come confermato peraltro dalla Corte dei Conti. Lo avevamo detto: spostare i confini territoriali delle Aas e qualche dirigente non serve a nulla. L'inerzia poi ha fatto chiaramente arretrare il sistema salute in Fvg, nonostante la forte iniezione di liquidità che, senza atti programmatori e una riforma organica, non può produrre effetti». Per Shaurli «è ora di finirla di scherzare sulla salute dei cittadini. La giunta, a partire dal presidente, metta in campo una programmazione seria, che richiede di avere tutte le carte sul tavolo, eviti di trattare la sanità come un campo dove mantenere solo promesse elettorali chiudendo le cose che funzionano come a Palmanova».

La contro-replica di Riccardi

«A chi sostiene che i conti del Sistema sanitario regionale peggiorano basta mettere in fila gli andamenti per dimostrare il contrario: 1,2 è meno della metà di 2,7. Andrò quindi volentieri in Commissione consiliare per illustrare che nei quattro anni dell'amministrazione precedente i costi del Ssr del Friuli Venezia Giulia sono aumentati con una media del 2,2 per cento all'anno raggiungendo nel 2018 il 2,7». Così il vicepresidente della Regione e assessore alla Salute Riccardo Riccardi in merito ai conti del Ssr, ribadendo che «la commissione sarà proprio una buona occasione per ragionare anche su come sono stati spesi i soldi, su quanto si sia fatto ed anche degli 80 milioni di buco nel bilancio di previsione 2018».