28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Sport

Bilancio 2018/2019: Asu supera quota 2 mila soci

Per il futuro si punta all’ampliamento della palestra: «La richiesta è già stata inoltrata al Comune»

UDINE«Abbiamo registrato un aumento di circa il 4,5% nel numero delle quote associative. Visti i dati positivi degli ultimi anni, ormai possiamo dire con orgoglio che abbiamo superato quota 2 mila», ha spiegato Alessandro Nutta, presidente dell’Associazione Sportiva Udinese, in occasione della conferenza stampa di presentazione del bilancio dell’anno sportivo 2018/2019. Quello che sta per volgere a conclusione (in agosto) è stato un nuovo anno ricco di novità e obiettivi importanti per la società bianconera che è stato possibile «grazie a un grande lavoro di squadra da parte di tutto lo staff (circa 40 persone) e ai main sponsor, Axpo, Fiditalia, Illiria e l’Istituto Volta di Udine». Una puntualizzazione non nuova da parte del presidente perché «non è cosa scontata. Il lavoro di team – ha precisato – è imprescindibile per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che abbiamo».

L’ANNO SPORTIVO 2018/2019 - Quali sono stati raggiunti quest’anno? Da ricordare certamente che Alexandra Agiurgiuculese è stata proclamata a Torino campionessa italiana di ginnastica ritmica. Proprio la squadra da lei capitanata, poi, si è classificata terza nel campionato di massima serie. Grandi soddisfazioni anche dai ragazzi della ginnastica artistica maschile che dalla serie B sono passati alla A2, senza dimenticare che gli atleti allenati da Valerij Sosnin (nuovo tecnico, in forza all’Asu da marzo 2019) hanno conquistato anche alcuni titoli italiani di specialità. Un settore, questo, ancora in fase di potenziamento che, come detto, sta già dando i suoi primi frutti. Altra bella novità targata Asu è quella che riguarda la giovane promessa della ritmica, Tara Dragaš, inserita nel Road to Olympic games: un progetto che coinvolge le ginnaste di interesse nazionale, papabili per i Giochi Olimpici, Tara rientra nella categoria delle promesse nazionali (ne sono state scelte 5 in tutta Italia). Ma non è l'unico orgoglio. Isabelle Tavano, Miriam Marina e ancora Tara (tutte della squadra Allieve della ritmica di Asu) sono state selezionate fra le atlete di interesse nazionale (in totale 15) e hanno partecipato a un primo ritiro assieme alle altre ginnaste, provenienti da tutto lo Stivale, ad Alberobello, in Puglia. Raisa Marina, invece, è entrata nel gruppo C della nazionale junior, fra le papabili per una futura squadra. Proprio la giovane Dragaš, assieme a Lara Paolini, nei mesi scorsi, è anche volata in India per il primo torneo disputato nel Paese. Bene anche la scherma, sezione nella quale c’è stato un ricambio generazionale e la conduzione tecnica sta puntando soprattutto sui più piccoli che saranno i protagonisti del futuro. Importanti i risultati ottenuti nel Gran Premio Giovanissimi (10-13 anni) dai fiorettisti Antonio Pesce, Lorenzo Del Medico, Luca Lorenzin, Gherardo De Falco e Tommaso Zanitti. Quest’ultimo, il migliore a livello individuale, ha ottenuto un 3° posto nazionale e si è piazzato all’8° posto nella finale del campionato italiano maschietti. Gli altri 4 si sono classificati al quarto posto del campionato italiano a squadre Giovanissimi. Nella spada, invece, Leonardo Piticco è arrivato secondo al nazionale Ragazzi e con lui altre giovani promesse come Salvatore Pocchi, Elisa Trangoni, Giulia Cengarle e Visna Perin. Tutti hanno vinto o si sono piazzati in finale di prove interregionali e regionali. In campo assoluto le tre squadre Asu di spada femminile e maschile e di fioretto maschile militano in B1. Sfiorata per un soffio, sia nel fioretto che nella spada maschile, la promozione in A2. Per la prossima stagione c’è aria di rivincita. Oltre che dei tiratori il merito di queste performance va ai referenti di fioretto e spada Fabio Zannier e Fulvio Floreani, per i piccoli gli istruttori Alberto Stella e Giovanni Crea tutti sotto la direzione tecnica di Roberto Piraino. Altro importante tassello dell’anno 2018/2019 è certamente rappresentato dalla visita del presidente della Federazione Ginnastica Italiana, Gherardo Tecchi, accolto al PalaFiditalia di via Lodi dai vertici societari e dall’assessore allo sport del Comune di Udine, Paolo Pizzocaro. Continua invece il programma di ristrutturazione della squadra di ginnastica artistica femminile allenata da Matei Stanei e Ioana Grava. Un progetto ambizioso che nei propositi della dirigenza porterà Asu tra le società più quotate nel panorama nazionale. Nelle prossime settimane un’interessante novità riguarderà proprio la Gaf: ad agosto entrerà nel team Asu una nuova allenatrice, proveniente dalla Spagna, che si occuperà dei corsi avviamento, promozionali e open. Elena Zaldivar è un’ex agonista e di fatto andrà a rinforzare il settore del livello medio-alto della ginnastica artistica femminile.

SPORT PER TUTTE LE ETA’ – Ma passiamo ai numeri (datati giugno 2019). In Asu sono circa 200 i piccoli atleti dai 2 a 5 anni. Per gli iscritti dai 6 ai 13 anni è stata invece superata quota 700. In entrambi i casi i bambini possono scegliere fra lezioni di gioca-ginnastica, ginnastica artistica (+8%) ginnastica ritmica, scherma, parkour (+20%). Queste ultime discipline, in particolare, confermano ancora una volta i numeri soddisfacenti dell’anno precedente (e di quello prima ancora), con attività studiate in funzione alle esigenze che ciascuna età richiede. Non mancano poi i corsi adulti: fitness, terza età, e ancora scherma, ginnastica, parkour.

ASU PER IL SOCIALE – Novità per Asu anche in ambito sociale: «Sono partiti a febbraio i corsi AFA – ha ricordato Nutta -, in collaborazione con con l’AsuiUd, che al momento contano 15 iscritti». Questi corsi sono rivolti a persone, in età adulta, con patologie croniche stabilizzate o in condizioni di rischio, con capacità di collaborazione e interazione, autonome nella deambulazione anche con ausilio, in grado di raggiungere la palestra autonomamente o con supporto familiare. Per motivi di ordine organizzativo, lo scorso maggio non si è invece tenuta la tradizionale ‘Giornata dello Sport Integrato’ promossa in collaborazione con Special Olympics Fvg e lo Csen regionale «ma recupereremo con ogni probabilità a ottobre. È una giornata che abbiamo voluto e a cui teniamo particolarmente», ha sottolineato Nutta. Nel frattempo, però, accanto alle 30 persone disabili che praticano regolarmente in Associazione, è stato avviato il progetto sulla disabilità grave, con Chiara Candelotto, che a giugno, proprio nella sede dell’Associazione Sportiva Udinese ha tenuto (primo in Italia) un «corso formativo per istruttori e operatori del settore che operano con atleti disabili». Assieme a lei «in cattedra» anche Emiliana Bizzarini, unica friulana convocata alle Olimpiadi invernali in Corea per il Cip (comitato italiano paralimpico).

ASU PER LE SCUOLE – Continua anche l’impegno per le scuole del territorio. Asu nell’anno sportivo che si sta per concludere ha offerto oltre 500 ore a 130 classi (in crescita di qualche unità rispetto l’anno precedente) tra scuole dell’infanzia e primarie, in oltre 15 istituti comprensivi, il tutto in collaborazione con lo Csen Fvg. Numerosi anche gli istituti cui l’Associazione Sportiva Udinese ha offerto una gita sportiva in sede: nell’occasione i bimbi hanno potuto provare le varie discipline.

CENTRI ESTIVI – Anche il dato relativo ai centri estivi (dai 3 e i 16 anni) è in crescita. «Ci sono state settimane, come quella del 16 luglio, in cui abbiamo avuto 135 iscritti», ha precisato il presidente. «Si tratta di uno di quei progetti su cui stiamo ponendo particolare attenzione, perché danno continuità non solo all’attività agonistica». Da non dimenticare poi che anche quest’anno (potenziati) sono stati riproposti gli stage élite di ginnastica ritmica che «hanno richiamato (e richiameranno nelle prossime settimane) oltre 70 atlete dal resto d’Italia e d’Europa. Tutte vogliono approfondire la loro tecnica in Asu grazie al nostro staff».

FUTURO – E poi c’è il futuro. «La richiesta di ampliamento è già stata inoltrata al Comune» ha ricordato il presidente. «La nostra volontà di ingrandirci è ormai cosa nota. Abbiamo bisogno di spazi adeguati allo sviluppo di nuove attività e delle discipline sportive. Ora manca solo l’ok del Comune per lo sviluppo della struttura, sulla quale siamo disposti anche a investire direttamente».