3 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Pordenone

Sanità: la prenotazione delle donazioni è un modello vincente

Il sistema ha prodotto 3.500 unità di sangue contro un consumo di 2.600 unità e garantisce una quantità costante per la regione

PORDENONE - Il sistema per la raccolta del sangue gestito dal dipartimento di medicina trasfusionale dell’Aas5, a Pordenone, con la preziosa collaborazione dei donatori di Afds e Avis, può essere definito un modello virtuoso grazie alla programmazione, negli ultimi 3 anni, della donazione su prenotazione. «Posso evidenziare con soddisfazione - dichiara Andrea Bontadini, direttore del dipartimento di medicina trasfusionale - che la riorganizzazione del sistema avviata nel territorio, consente ai donatori di prenotare in base alle proprie disponibilità, la giornata e gli orari in cui presentarsi presso una delle cinque sedi di raccolta del dipartimento- e continua -. Entro un’ora possono donare sangue o plasma da aferesi evitando le lunghe code che si verificavano in passato quando accadeva che più donatori si presentassero contemporaneamente. Con una media settimanale di circa 280 donazioni di sangue e 110 di plasma, con accessi giornalieri per orario, il sistema sviluppato a Pordenone che dall’inizio dell’anno ha prodotto 3500 unità di sangue contro un consumo di 2600 unità, garantisce una quantità di unità di sangue costante per la regione Friuli Venezia Giulia e per il territorio dell’Aas5. La differenza di 900 unità di sangue, tra raccolta e consumo, è stata messa a disposizione del fabbisogno regionale dell’autosufficienza nazionale». 

I giovani

«Si punterà, comunque, sempre di più al contributo dei giovani. E’ infatti presente un gruppo costituito da Avis, Afds, Admo e Aido, che sta lavorando molto bene nelle scuole sensibilizzando al dono i giovani degli istituti superiori della provincia di Pordenone. Nell’ultimo anno 400 nuovi donatori 18enni sono venuti nei centri trasfusionali del dipartimento e hanno contribuito attivamente con la loro prima donazione alle necessità di tanti pazienti. Da ottobre dello scorso anno è, inoltre, attivo l’ambulatorio di triage infermieristico che permette una prima valutazione dello stato di salute del donatore e la sua possibilità di accesso alla donazione. L’ambulatorio, attualmente predisposto a Pordenone e a San Vito al Tagliamento è in via di ampliamento in tutte le sedi del dipartimento». Il Presidente dell’Avis della Provincia di Pordenone, Alessio Buodo evidenzia: «Abbiamo contribuito da subito al lavoro di riorganizzazione della donazione del sangue che nonostante le difficoltà iniziali, ora dimostra di essere molto valido con il risultato anche di un costante aumento delle donazioni. Sono 8.400 i donatori di sangue iscritti all’Avis della provincia di Pordenone, organizzati in trenta sezioni. Per rendere ancora più efficiente la programmazione della donazione su prenotazione, l’Avis ha istituito con volontari presenti dal lunedì al venerdì dalle 17.30 alle 20, un ufficio centralizzato per la donazione, con numero telefonico 0434 - 247508».

L'Afds di Pordenone

«L’Afds della provincia di Pordenone - sottolinea il Presidente, Ivo Baita - con i suoi 6.500 donatori attivi, è organizzata in trentanove sezioni. Abbiamo compreso fin dall’inizio dell’avvio della programmazione della donazione su prenotazione, che si trattava di un importante e funzionale modello da perseguire per il bene di chi ha bisogno. Rilevante anche l’attività di sensibilizzazione al dono del sangue che svolgiamo nel territorio». Per quanto riguarda Pordenone, come evidenziano Avis e Afds, è da tre anni che non si verifica più alcuna emergenza sangue, e ciò grazie anche all’attività di report sul livello delle scorte che viene svolta ogni settimana dal Centro regionale sangue e che consente di rimodulare la programmazione delle donazioni in base ai gruppi sanguigni e alle contestuali esigenze di autosufficienza regionale e nazionale.