Lingua friulana già nella culla: firmata l'intesa tra Comune, Arlef e Asuiud
Per il sindaco Fontanini è importante parlare direttamente ai genitori e guardando alle future generazioni di friulani
UDINE - Il presidente dell’ARLeF - Agjenzie Regjonâl pe lenghe furlane Eros Cisilino, il Commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine Giuseppe Tonutti e il sindaco di Udine Pietro Fontanini hanno sottoscritto un protocollo d’intesa relativo al progetto 'Cressi cun plui lenghis/Crescere con più lingue', teso a informare e sensibilizzare i neogenitori che usufruiscono dei servizi dell’Azienda, circa l’importanza e i vantaggi, per il bambino, del plurilinguismo fin dalla primissima infanzia.
I promotori ritengono infatti di fondamentale importanza l’utilizzo del «plurilinguismo - si legge nel documento - già dalle primissime fasi di vita dell’individuo, in quanto veicolo di benefici sostanziali e di valori di condivisione e di apertura, nonché di affermazione di appartenenza alla propria comunità, pur sviluppando una sensibilità più ampia verso altre lingue e culture diverse dalla propria».
Le attività del progetto riguarderanno una fase di formazione interna del personale coinvolto nel progetto, la pubblicizzazione del progetto stesso e un’azione di informazione rivolta ai genitori, attraverso la valigetta 'Puarte a cjase il furlan/Porta a casa il friulano' contenente una guida nella quale si spiegano i vantaggi dell’uso di più lingue con i bambini (manuale in lingua italiana, con consigli degli esperti e le opportunità per i bambini e le loro famiglie nell’uso di diverse lingue, non necessariamente quella friulana), e di altro materiale, anche ludico e promozionale (dvd di animazione, libri per l’infanzia, adesivo per auto 'Frut daûr', bavaglino, segnalibro promozionale, videoclip da visionare sul sito Arlef) attinente il progetto.
«Questa amministrazione - ha sottolineato il sindaco - ha da sempre a cuore la tutela delle lingue minoritarie e, come capitale del Friuli, Udine non può non avere un’attenzione particolare per il friulano, la lingua minoritaria più importante della Regione e una delle più diffuse in Italia, con circa 600 mila parlanti. Per questo non posso che ringraziare il presidente dell’ARLeF Cisilino e il commissario Tonutti dell’Azienda Sanitaria per averci coinvolto in questo progetto che, parlando direttamente ai genitori e guardando alle future generazioni di friulani, dimostra di avere il respiro e la visione necessari affinché la tutela della marilenghe e di tutte le lingue minori non sia solo un concetto vuoto. Il Comune, oltre a mettere a disposizione le proprie competenze e risorse, integrerà il contenuto della valigetta con ulteriore materiale ludico e didattico».
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