29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
La novità

Produzione di birra artigianale: abbattuto del 40% il costo delle accise

L'annuncio arriva dai portavoce a Montecitorio e al Parlamento europeo per il M5S, Luca Sut e Marco Zullo

UDINE - La piccola impresa artigianale attiva nel settore della produzione birraia esce vincente dall’approvazione dell’emendamento alla Legge di Bilancio, presentato dal MoVimento 5 Stelle alla Camera e che abbatte del 40% il costo delle accise per le realtà produttive al di sotto dei 10.000 ettolitri l’anno. L'emendamento prevede inoltre il taglio di 1 centesimo sull’imposta per i birrifici con volumi di produzione maggiori. Soddisfazione è stata espressa al riguardo nelle ultime ore da parte dei portavoce a Montecitorio e al Parlamento europeo per il M5S, Luca Sut e Marco Zullo.

BEVANDA TRADIZIONALE ANCHE IN FVG - «Siamo soddisfatti per l’ottimo risultato raggiunto grazie all’iniziativa della collega in Commissione Agricoltura, Chiara Gagnarli – esordisce Sut -. La birra, in Italia è la seconda bevanda alcolica più gradita, preceduta solo dal vino. I dati diffusi di recente dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare descrivono un aumento rilevante dei consumi, +3% nel primo semestre del 2018 che va a sommarsi al +8% dello scorso anno. Chiaro segnale – chiosa poi l’ingegnere pordenonese – di una tendenza culturale a cui doveva accompagnarsi un intervento normativo che alleggerisse il peso delle accise per un ambito produttivo in forte crescita e volano per l’occupazione, soprattutto giovanile. Da Nord a Sud, sono sempre più gli under 35 attivi nel settore e anche il nostro Friuli Venezia Giulia può vantare aziende locali che, alla nostra già forte tradizione vinicola, aggiungono un prodotto nuovo e sempre più selezionato».  

SEGNALE POSITIVO - Sulla stessa linea si pone l’intervento del collega eurodeputato, Marco Zullo: «Quello dei birrifici artigianali è trend che non accenna a diminuire, proprio per questo necessita delle giuste condizioni per poter continuare a crescere. L’approvazione di tale emendamento - osserva Zullo - rappresenta dunque un segnale molto positivo. Da una parte, perché offre un aiuto sostanziale agli artigiani, veri cultori della produzione di qualità, dall’altra perché mette al centro la materia prima e il rispetto del territorio che la offre. Il Made in Italy va salvaguardato e certificato. Siamo certi – conclude - che quello appena ottenuto è un traguardo al quale si aggiungeranno presto molti altri»