Smettere di fumare allunga la vita anche dopo il tumore
Giovedì 31 maggio è la giornata mondiale senza tabacco. Lo studio è finanziato dalla LILT: continuare a fumare dopo la diagnosi peggiora di molto le probabilità che ciò possa accadere
AVIANO – In occasione della giornata mondiale senza tabacco che si celebra oggi - giovedì 31 maggio - in tutto il mondo, il CRO ricorda che chi continua a fumare dopo la diagnosi di un tumore ha il 50% di probabilità in più di morire nei 5 anni successivi rispetto a chi smette. Su tali, consolidate basi scientifiche, è stato condotto in Istituto uno studio sulle abitudini al fumo tra i pazienti oncologici ricoverati.
COMPORTAMENTO POST DIAGNOSI - «Guarire dopo il tumore si può – ha detto Paolo De Paoli, già Direttore scientifico del CRO e promotore dello studio finanziato dalla Lega Italiana per la Lotta ai Tumori di Pordenone, Udine, Trieste, Catania e Napoli – ma continuare a fumare dopo la diagnosi peggiora di molto le probabilità che ciò possa accadere».
Non è solo un problema di salute individuale, perché «curare i tumori ha anche costi economici altissimi per i conti pubblici, risorse che rischiano di essere bruciate con le sigarette» aggiunge Diego Serraino, direttore di Epidemiologia Oncologica e del registro tumori del Friuli Venezia Giulia. Tra 995 pazienti ricoverati al CRO intervistati, il 50% o aveva smesso di fumare al momento della diagnosi (28%), o continuava anche dopo (22%). Questo significa che in FVG circa 2.500 delle 11mila persone alle quali ogni anno viene diagnosticato un tumore continua a fumare. «Aspettiamo di concludere la raccolta dati anche nella Chirurgia dell’Ospedale di Cattinara di Trieste e dell’Istituto Nazionale dei Tumori Pascale di Napoli – ha detto ancora Serraino – per valutare quanti, di questi fumatori, decidono di smettere entro dodici mesi dalla diagnosi. Ma il messaggio è chiaro: il fumo non è solo la causa principale di numerose neoplasie ma anche di morte dopo la diagnosi. Smettere, quindi, non è mai troppo tardi, neanche dopo il tumore…».