Fraleoni Morgera: «Non siamo stati capaci di spiegare le nostre proposte»
La delusione del M5S, l'ottimismo del Pd, l'esultanza di progetto Fvg. E Forza Italia pare accontentarsi
UDINE - «Non siamo stati capaci di spiegare in modo adeguato le nostre proposte ai cittadini del Friuli Venezia Giulia ma ci teniamo a ringraziare tutti coloro che ci hanno dato fiducia dandoci il proprio voto». E’ il commento di Alessandro Fraleoni Morgera, uno dei grandi sconfitti di queste elezioni amministrative, con il Movimento 5 Stelle che non è riuscito ad andare olttre il 12%. «Si tratta di una sconfitta di cui prendere atto, ma è sempre dalle sconfitte più brucianti che si apprendono le lezioni più importanti. Da qui ripartiamo quindi con maggiore determinazione. Ringraziamo portavoce e attivisti per il lavoro svolto negli ultimi due mesi di campagna elettorale».
IL PD GUARDA AVANTi - Tra gli sconfitti figura certamente il Partito Democratico, con il segretario regionale Salvatore Spitaleri che cerca comunque di essere fiducioso. «Il risultato delle elezioni regionali certamente non ci soddisfa, ma quelli che davano per morto il Pd e il centrosinistra si sono sbagliati». Secondo Spitaleri «le urne oggi ci consegnano una regione a trazione puramente leghista, in cui il partito di Salvini raggiunge livelli di consenso molto alti, relegando le forze moderate del centrodestra a un ruolo marginale. Anche in Fvg, come nel resto del Paese e in Europa, soffia un vento di destra che ci preoccupa, ma che testimonia una chiara indicazione dell’elettorato, che rispettiamo. Oltre a questo fattore di dimensioni nazionali ed europee, ha pesato certamente la difficoltà del governare e di applicare in regione riforme e provvedimenti ambiziosi e necessari, ma difficili. Paghiamo, come accaduto negli ultimi quindici anni, la responsabilità del governo, che non attira consensi e clientele». «Per quanto attiene il risultato del Pd, il partito non arretra rispetto alle elezioni politiche e – sottolinea il segretario dem - si conferma seconda forza in Friuli Venezia Giulia. Restiamo perno centrale di una coalizione che guadagna qualche punto percentuale rispetto alle elezioni 4 marzo. Ora porteremo avanti un’opposizione ferma e forte, lavorando, come è tradizione del Pd, per il bene del Fvg e dei suoi cittadini, contrastando ogni tentativo della destra di chiudere la nostra regione o farla arretrare rispetto a quanto raggiunto in questi anni».
FORZA ITALIA VEDE COMUNQUE IL BICCHIERE MEZZO PIENO - Nonostante la brusca frenata di Forza Italia rispetto alle ultime elezioni Regionali, la coordinatrice di Forza Italia, Sadra Savino, prova a vedere il bicchiere mezzo pieno. «Il 12% è un dato in evidente rimonta rispetto a quello del 4 marzo, ancora più evidente rispetto alle proiezioni che davano Forza Italia con una percentuale a una sola cifra». Con il lavoro di tutti: «dai nostri straordinari ragazzi che si sono impegnati in modo esemplare - ha continuato Savino - per arrivare a tutti i candidati, sostenuti dagli iscritti, dai simpatizzanti e dagli elettori, Forza Italia ha dimostrato ancora una volta di essere un partito radicato sul territorio, al quale gli elettori guardano e che vogliono come forza di governo». Un contributo, ha concluso la coordinatrice regionale di Forza Italia Sandra Savino: «che ha trovato nella lunga visita in Friuli Venezia Giulia del Presidente Silvio Berlusconi, la giusta e potente motivazione per raggiungere il miglior risultato che ci si potesse aspettare».
BINI ESULTA - Chi gioisce, e a ragione, è Sergio Bini, leader di Progetto Fvg. «Progetto Fvg è la terza forza della colazione di centrodestra. Quasi 27 mila cittadini del Friuli Venezia Giulia hanno creduto in Progetto Fvg, nelle nostre idee, e negli 'uomini e donne del fare' che costituivano le nostre liste in tutte e cinque le circoscrizioni». «Questo è solo il primo passo. Per noi è un risultato enorme, a cui abbiamo sempre creduto nonostante quanti invece ci dicevano che non ce l’avremmo mai fatta. Nei prossimi cinque anni l’obiettivo è consolidare una forza politica affinché sia ancor di più presente e organizzata capillarmente in tutta la regione. Il nostro dovere sarà ora impegnarci e lavorare su tutte quelle priorità, in primis il rilancio economico e la sicurezza, su cui abbiamo ottenuto il nostro straordinario consenso elettorale».