29 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Curiosità

Torviscosa protagonista su Rai3 a la Grande Storia

La scelta della trasmissione è un altro riconoscimento del valore storico e culturale di queste architetture, che contribuiscono a raccontare l'Italia fascista e la sua ideologia e che proprio per questo sono state finora dimenticate e spesso trascurate

TORVISCOSA – Sono in corso in questi giorni a Torviscosa le riprese per una puntata de La Grande Storia, la trasmissione di Rai3 ora condotta da Paolo Mieli. La «città di fondazione» friulana è stata scelta dagli autori del programma Enzo Antonio Cicchino e Antonio Carbone per una serie dedicata alle tracce del Ventennio fascista nelle architetture italiane.

LA CITTA’ FONDAZIONE - Torviscosa è effettivamente un esempio ancora intatto del gruppo di città nuove sorte in Italia negli anni Trenta e tutte caratterizzate da una esplicita riconoscibilità estetica che corrisponde all'immagine di potenza che il regime voleva trasmettere. La scelta di Rai3 è un altro riconoscimento del valore storico e culturale di queste architetture, che contribuiscono a raccontare l'Italia fascista e la sua ideologia e che proprio per questo sono state finora dimenticate e spesso trascurate. Questi esempi urbanistici possono al contrario diventare un veicolo di riflessione critica sui regimi dittatoriali: questo è proprio uno degli obiettivi di Atrium, l'associazione internazionale delle città che conservano le architetture dei regimi totalitari del Novecento europeo a cui Torviscosa ha aderito l'anno scorso.

INTERVENTI - È dunque importante preservare la 'leggibilità' di questi insediamenti, mantenendone per quanto possibile l'organizzazione urbanistica e la composizione architettonica. In quest'ottica, negli ultimi anni l'amministrazione comunale di Torviscosa ha deciso una serie di interventi per conservare o restituire alla località le caratteristiche estetiche originarie: di recente, per esempio, sono stati abbattuti i cedri che celavano per gran parte la visuale di piazza del Popolo, centro civico del paese, ma l'azione più significativa è stata l'approvazione di una variante urbanistica propedeutica all’azione di tutela ai sensi del D. lgs. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio).