28 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Cronaca

Omicidio di Dignano: attesa la decisione dei giudici sui domiciliari di Mazzega

Nella giornata del 6 febbraio la prima udienza, occasione nella quale le parti hanno confermato le posizioni

UDINE - E’ attesa per il 7 febbraio (con ogni probabilità) la decisione della Corte di Cassazione in merito al ricorso presentato dalla Procura di Udine contro i domiciliari a Francesco Mazzega. 

Braccialetto elettronico
Il 37enne di Muzzana, reo confesso dell’omicidio della fidanzata, Nadia Orlando, 21enne di Dignano, dallo scorso settembre si trova ai domiciliari a casa dei genitori grazie alla decisione del tribunale del riesame di Trieste, che l’ha fatto uscire dal carcere a un mese esatto dalla morte di Nadia, dotandolo di un braccialetto elettronico. Una misura che ha provocato non solo l’indignazione della famiglia Orlando, ma la protesta di molte persone comuni, che hanno dato vita anche a diverse petizioni (on line e cartacee) per chiedere la detenzione in carcere per l’uomo. A quella decisione si era opposta anche la Procura di Udine, facendo appello, appunto, alla Cassazione. I pm Giorgio Milillo e Letizia Puppa, titolari del fascicolo, hanno da subito sostenuto la tesi dell'«illogicità» del provvedimento, precisando come la detenzione domiciliare non rappresenterebbe un’adeguata garanzia rispetto al rischio che il reato possa essere reiterato.

L'udienza e l'eventuale riesame
Nella giornata del 6 febbraio la prima udienza, occasione nella quale le parti hanno confermato le posizioni. Dal canto loro Federico Carnelutti e Annaleda Galluzzo, avvocati della difesa, in risposta alle tesi della Procura ritengono che il provvedimento sia corretto e in linea con quanto stabilito dalla legge. Perciò se il ricorso verrà rigettato Mazzega resterà ai domiciliari, viceversa, se la Suprema Corte trovasse fondatezza negli argomenti dalla pubblica accusa, accogliendo quindi il ricorso, la sentenza sarà di annullamento. Ecco allora che molto probabilmente il fascicolo sarà rinviato al Riesame. Di fatto per Mazzega, dunque, non cambierà nulla. In caso di riesame l’uomo resterà ai domiciliari in attesa della decisione dei giudici triestini. Quindi non meno di un mese.