2 maggio 2024
Aggiornato 12:00
Udine

Caos in Federconsumatori: Puschiasis se ne va, Viafora la accusa di conflitto di interessi

Il presidente nazionale dell'associazione è venuto a Udine per chiarire la situazione dopo le dimissioni della referente Fvg

UDINE – E’ caos in Federconsumatori del Friuli Venezia Giulia dopo le dimissioni di Barbara Puschiasis, la presidente che per due anni e mezzo ha guidato l’associazione facendosi carico delle istanze dei risparmiatori truffati dalla Banca Popolare di Vicenza. Il presidente nazionale di Federconsumatori, Emilio Viafora, è corso a Udine per tentare di placare una miccia che ormai è stata accesa, dopo che la dimissionaria Puschiasis ha reso pubbliche le ragioni del suo addio. In una conferenza stampa piuttosto animata, per la presenza di alcuni risparmiatori della Banca Popolare di Vicenza schierati dalla parte del presidente dimissionario, Viafora ha cercato di controbattere alla accuse mosse nei suoi confronti e nei confronti dell'associazione che rappresenta.

L’addio di Puschiasis
Nella lettera inviata a tutti i componenti del direttivo di Federconsumatori, Barbara Puschiasis ha motivato così le sue dimissioni: «Ho deciso di dire basta alle continue lotte intestine dell’associazione, ho deciso di dire basta alle strumentalizzazioni dell’agire di chi con estrema serietà, dedizione e partecipazione ha fatto raggiungere, in un grande percorso assieme ad altri validissimi compagni di avventura, i livelli di prestigio che un’associazione dei consumatori merita. Ho deciso di dire basta a chi non vuole ascoltare e a chi solo pretende, ritenendo che sia tutto dovuto e, lasciandoti fare, poi ti attende al varco per dirti a posteriori che avrebbe fatto diversamente, ma senza indicare come. Ho detto basta a tutto questo perché, se decido che il mio impegno sia rivolto ai consumatori e alla tutela dei loro diritti, non posso permettere che la maggior parte del mio tempo e delle mie energie venga speso per contrastare futili dissidi interni. Continuare a tollerare questo non sarebbe rispettoso di coloro che in me credono e a me si affidano».

Le precisazioni di Viafora
«Non c’è alcun problema interno a Federconsumatori – precisa il presidente Viafora – ma si è venuta a creare un’oggettiva condizione di inopportunità rispetto ad alcune scelte che sono state fatte, non sul fondo ma rispetto agli affidamenti professionali in conflitto con lo statuto di Federconsumatori. Questo ci porta a sottolineare inopportunità tra ruolo di rappresentanza e ruolo professionale. Questi i fatti. Il resto mi pare un’inutile polemiche che non vogliamo né alimentare né sostenere». Viafora assicura di aver tentato fino all’ultimo una lacerazione nell’associazione, accusando Puschiasis di aver voluto rendere pubblica la questione. Nel merito, per Viafora, la pietra dello scandolo è la firma di una convenzione per la gestione delle pratiche dei risparmiatori della Banca Popolare di Vicenza che Federconsumatori Udine ha fatto con un legale che avrebbe costituito una società a responsabilità limitata proprio con Puschiasis, legale che «ha ricevuto una doppia sanzione amministrativa in qualità revisore di Banca Popolare Cividale per mancata vigilanza nel governo di quella banca. Questo - continua Viafora - crea a Federconsumatori un problema oggettivo, visto che abbiamo portato avanti una lunghissima battaglia contro la Consob e la Banca d’Italia proprio per mancanza di vigilanza». Viafora parla apertamente di «conflitto di interessi» e «problema di opportunità» da parte dell'ormai ex presidente Fvg nel momento in cui avrebbe indicato, a suo dire, il professionista in questione. 

La rabbia dei risparmiatori
Ma i risparmiatori non ci stanno e non si fanno convincere dalle parole di Viafora. Anzi, se la prendono anche con il presidente di Federconsumatori Udine, Wanni Ferrari, ‘colpevole’, a loro dire, di aver firmato la convenzione con l’avvocato finito nel mirino. «Mi sono fidato delle indicazioni di Puschiasis senza effettuare un controllo su chi fosse questo avvocato», si difende. Ora, con le dimissioni della presidente Fvg, il rischio è che a rimetterci siano i risparmiatori (15 mila solo in Fvg), che si dicono pronti a seguire Puschiasis per continuare nella lotta per il recupero di almeno una parte dei loro risparmi.