20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Il caso

«Udine città antifascista»: lo sdegno delle istituzioni per le svastiche a Cas’Aupa

Condanna espressa da Honsell e Serracchiani per questo «rigurgito di fascismo». Critiche anche dal Pd

UDINE – Le svastiche comparse nella sede cittadina del Circolo Arci Cas’Aupa ha provocato lo sdegno delle istituzioni politiche. A prendere le distanze, condannando fermamente il gesto, sono stati il sindaco Furio Honsell, la presidente della Regione Fvg Debora Serracchiani e i rappresentanti del Pd Paviotti e Martines. 

Lo sdegno del primo cittadino
«A nome mio personale, dell'amministrazione comunale e di tutta la città, esprimo solidarietà nei confronti dei circoli colpiti da questo ignobile gesto. La nostra Udine è una città antifascista e respinge con fermezza questi atti». Questa la posizione di Furio Honsell, che aggiunge: «E’ vergognosa e da condannare con tutta la forza possibile questa manifestazione neofascista che va a colpire un centro culturale ispirato ai valori di libertà e giustizia sociale come il Comitato Territoriale Arci di Udine, il circolo Arci Cas'Aupa e il centro di aggregazione giovanile ‘Get up’. Il rischio di una deriva fascista è alto e va bloccato sul nascere», conclude Honsell.

Serracchiani e il «rigurgito di fascismo»
«Bisogna fermare il rigurgito di fascismo che si sta manifestando con arroganza nel nostro Paese, e che venerdì ha colpito anche a Udine». Lo afferma Debora Serracchiani, esprimendo la sua «ferma condanna» per l'aggressione al circolo Arci di Udine 'Cas'Aupa'. La presidente continua: «E’ da sciagurati utilizzare simboli che spalancano il baratro della storia sulle peggiori atrocità di cui è stato capace l'uomo. Non è possibile sottovalutare nemmeno un episodio in cui una mano traccia la svastica su un muro. C'è un clima pericoloso e ideologicamente inquinato, che - chiosa Serracchiani - deve essere contrastato».

La condanna di Martines e Pd
«Ci sono tanti, troppi fatti che cominciano a diventare preoccupanti. Basta pensare a quel che è successo sotto la redazione di Repubblica e L'Espresso solo qualche giorno fa. È un fatto grave quello che ha colpito un circolo culturale cittadino, un fatto che ancora di più solleva la necessità di essere uniti nei valori antifascisti». Queste le parole di Monica Paviotti, capogruppo dem in Consiglio comunale. A portare la propria solidarietà è anche il candidato sindaco del Pd Enzo Martines: «La mia preoccupazione espressa nei giorni scorsi a seguito dei fatti di Como e di Roma non era infondata. Sono scattati meccanismi di emulazione di comportamenti intimidatori e tipici del neofascismo che, in questo caso, hanno colpito pavidamente un circolo che svolge attività culturale e di pregio per la nostra città».