19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Dal 30 novembre al 2 dicembre 2017

‘Tumasch è’ vince Suns Europe 2017

Thomas Cathomen da più di quindici anni suona, canta e scrive canzoni anche in romancio. ‘Tumasch è’ è il nome del suo progetto più recente, in equilibrio tra rock, pop e canzone d'autore e a cavallo tra Europa e Americhe, tra il Cantone dei Grigioni (da cui proviene e che rappresentava a Suns Europe 2017) e il Messico

UDINE – «La serata è stata meravigliosa, il livello musicale era come sempre altissimo. In quanto al vincitore non voglio dare un giudizio artistico, ci ha già pensato la giuria. Ci tengo invece a sottolineare come quest’anno ha vinto la persona che, fra l’altro, è riuscita a intessere le relazioni più belle, con tutti, e che ha capito di più lo spirito di Suns Europe». Leo Virgili, direttore artistico dell’evento, ha descritto così ‘Tumasch è’, il vincitore della terza edizione del Festival delle arti in lingua minorizzata che si è svolto a Udine dal 30 novembre, al 2 dicembre.

Tumasch è’
Thomas Cathomen da più di quindici anni suona, canta e scrive canzoni anche in romancio. ‘Tumasch è’ è il nome del suo progetto più recente, in equilibrio tra rock, pop e canzone d'autore e a cavallo tra Europa e Americhe, tra il Cantone dei Grigioni (da cui proviene e che rappresentava a Suns Europe 2017) e il Messico. 

La giuria e il secondo e terzo posto
Come ha spiegato Onno Falkena, presidente della giuria tecnica della manifestazione (composta anche da Enerit Furyak (Paese Basco), Gruff Rhys (Galles), Carin Marzaro (Fruli), Stefano Degioanni (Occitania), Jachen Prevost (Cantone dei Grigioni), Bert Kamping (assa Sassonia), Ruben Dominguez (Galizia), Mathieu Scialino (Bratagna, Friuli)) ‘Tumasch è’ ha cantato e suonato dolcemente, creando una vera a propria magia. I suoi gesti sono stati piccoli e semplici, ma solo all’apparenza, perché la sua musica ‘nasconde’ qualcosa di geniale. Ed è stato proprio questo che ha convinto i giurati ad aggiudicargli il primo posto. Ma come già avvenuto nella passata edizione, a determinare il vincitore non è stata la sola giuria tecnica, ma anche quella ‘popolare’ rappresentata dal pubblico in sala: ‘Tumasch è’ ha infatti ricevuto una manciata di voti in meno di Isa Zwart (Provincia di Drenthe, Paesi Bassi), la preferita dal pubblico. Secondo posto per gli Ebel Elektrik (Bretagna), una band molto energica, che ha portato sul palco del Teatro Nuovo Giovanni da Udine un’eccellente chitarra. Particolarmente apprezzata anche la sonorità di La Basu (Paese Basco), terza. La sua è stata un’esibizione vivace, il suo pezzo una combinazione interessante di stili.

Premio alla carriera
La serata finale ha soddisfatto, come sempre, le aspettative del pubblico: sfavillante, coloratissima ed emozionante. Ad accogliere gli artisti il duo di presentatori composto da Natalie Norma Fella e Michele Polo, che hanno condotto la serata con grande professionalità, non mancando di far divertire il pubblico presente con simpatici siparietti. Sul palco, davanti a un’attenta platea, si sono esibiti voci, suoni e ritmi dell’Europa «Unita nelle diversità». Assieme ai vincitori, il pubblico ha ascoltato anche Adwaith (Galles), Esposa (Galizia), Franco Giordani (Fruli). Con loro anche due ospiti, Namgar (Buriazia, che si trova vicino alla Mongolia) e Gruff Rhys (Galles), che durante la serata ha ricevuto un premio alla carriera che gli è stato consegnato dal presidente dell’Arlef, Lorenzo Fabbro.

La Catalogna
Non è però finita qui. Sul palco del teatrone si è esibita anche Joana Gomila Folk Souvenir, in rappresentanza dei Paesi Catalani. Joana è stata accolta dal caloroso applauso del pubblico e da un messaggio, che campeggiava in scena: «No Esteu Sols», non siete soli. «Era il messaggio che ci tenevamo a dare a tutti catalani. Non siete soli. Il nostro – ha spiegato Carlo Puppo, presidente di Informazione Friulana (editrice di Radio Onde Furlane) - è un festival artistico in cui la musica, il cinema, la letteratura, la fanno da padrone, ma in cui non ci dimentichiamo dei diritti. Dei diritti linguistici di tutti i popoli europei, ma anche di quelli nazionali. In questo periodo storico, dunque, non potevano che sentirci vicini ai catalani e dare loro un messaggio». Ancora una volta, Suns Europe ha proposto una tre giorni fatta di arte, contaminazione, talento, pluralismo linguistico, creatività. Ancora una volta ci ha mostrato, la bellezza della diversità.

Il Festival
Suns Europe è un progetto realizzato dalle cooperative Informazione Friulana (editrice di Radio Onde Furlane) e Puntozero con il sostegno dell'ARLeF (Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane - Agenzia regionale per la lingua friulana), della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, in collaborazione con Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Babel Film Festival e che gode del Patrocinio del Consiglio d'Europa.

Tutto il programma e le info sono su www.sunseurope.com e sulla pagina Facebook ‘SUNS Europe’.