20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
sicurezza stradale

Corso di formazione sul Codice della strada per richiedenti asilo

Una trentina di ospiti afgani e pachistani che gravitano nei comuni di Pordenone, Roveredo in Piano e Cordenons nella sede della Coop per due giorni e per quattro ore complessive hanno seguito le lezioni grazie anche al coordinamento di un mediatore culturale

PORDENONE - Il Comandante del Corpo intercomunale della Polizia locale di Pordenone e Roveredo in Piano Stefano Rossi, su richiesta della Cooperativa Noncello ha incaricato due agenti a tenere un corso di formazione sulla sicurezza stradale rivolto esclusivamente ai richiedenti asilo regolari. Una trentina di ospiti che gravitano nei comuni di Pordenone Roveredo in Piano e Cordenons, in prevalenza afgani e pachistani, nella sede della Coop per due giorni e per quattro ore complessive hanno seguito le lezioni grazie anche al coordinamento di un mediatore culturale.

Temi: incidenti e comportamenti scorretti
«In tempi stretti – commenta l’assessore alla sicurezza Emanuele Loperfido – abbiamo attivato i corsi impegnando due agenti di Polizia Locale che abitualmente si occupano nelle scuole di educazione stradale Con il Comandante abbiamo condiviso la necessità di istituire questo corso sui contenuti del Codice della strada con l’obiettivo di fornire informazioni utili per limitare al massimo incidenti e le relative deleterie conseguenze che minano la sicurezza generale. Tuttavia abbiamo voluto estendere i corsi anche ad altri argomenti in particolare alla convivenza civile».
I primi temi affrontati con l’ausilio di circa 200 slide, sono stati gli incidenti e i comportamenti scorretti per rimarcare la necessità di rispettare le regole allo scopo di garantire la sicurezza stradale propria e altrui. Nel 90% dei casi infatti il fattore umano è la causa dell’incidente; mancate precedenze in rotatoria o agli incroci oppure a destra, le distanze di sicurezza, la velocità, l’apertura delle portiere, la svolta, il passare con il semaforo rosso. Altri comportamenti da censurare sono, il mancato uso delle cinture, l’utilizzo del cellulare, posteggiare l’auto in sosta vietata o sugli attraversamenti pedonali oppure negli stalli riservati ai disabili, guidare in stato di ebbrezza alcoolica o sotto l’effetto di stupefacenti, oppure con veicoli non assicurati o non revisionati.

Normativa su biciclette e pedoni
Articolata anche la seconda lezione di lunedì scorso in cui è stata ribadita la necessità che le biciclette siano dotate obbligatoriamente di dispositivi di sicurezza, come e dove circolare e come farsi notare soprattutto in caso di circolazione di notte. Affrontate anche tematiche legate alla normativa che disciplina la circolazione dei pedoni e dei veicoli a motore e sull'uso dei mezzi pubblici. Excursus anche sui regolamenti d’igiene e di polizia urbana e così pure sulla convivenza civile, quindi sul decoro urbano, sugli obblighi nelle abitazioni e fuori, sugli orari e sui limiti delle attività rumorose, sull’abbandono di rifiuti, sull’ esercizio abusivo del commercio, sul divieto di mendicare, sul consumo delle bevande alcoliche, sui divieto dei bivacchi ed altro ancora. Sono state impartite lezioni anche sulla segnaletica stradale, manuale e luminosa, verticale e orizzontale.

Campagna di sensibilizzazione richiesta da Fratelli d'Italia
La questione era emersa lo scorso maggio quando la consigliera comunale del gruppo Fratelli d’Italia Monica Pilot. prima firmataria dell’interrogazione presentata all’Esecutivo, aveva sollevato la questione sicurezza, chiedendo di programmare una campagna di sensibilizzazione rivolta in particolare ai richiedenti asilo sul tema della circolazione e dei pericoli che si corrono se non si rispettano le norme e non si adottano i comportamenti corretti. Fra gli altri argomenti suggeriva di affrontare il tema dell’assicurazione e di vigilare sulla dotazione delle attrezzature di visibilità e di sicurezza delle biciclette e dei conducenti.
In Consiglio l’assessore Eligio Grizzo aveva comunicato che della questione era stata investiva la Prefettura, la quale a sua volta aveva sensibilizzato alcune cooperativa sociali che gestiscono l’accoglienza. Fra queste la coop Noncello aveva raccolto l’appello e invitato il Comandante Stefano Rossi
ad impostare i corsi di formazione.