29 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Il 23 settembre

Pari opportunità: a Udine un convegno sulle donne, la famiglia e il lavoro

Annamaria Poggioli, presidente della Commissione pari opportunità: "In Italia, il divario occupazionale tra uomini e donne, le rigidità nell'organizzazione del lavoro e la carenza di servizi, sono aspetti strettamente collegati e rappresentano fattori determinanti di questo divario di genere in ambito lavorativo"

UDINE - La Commissione regionale pari opportunità organizza per sabato 23 settembre, nella sala Pasolini del palazzo della Regione a Udine, in via Sabbadini 31, un incontro sul tema del lavoro femminile. "Lavoro: quali prospettive per le giovani donne? Rimane un problema ancora aperto la conciliazione tra vita familiare e vita professionale». Sarà questo il filo conduttore sul quale si confronteranno, a partire dalle 9, la presidente della Regione Debora Serracchiani e del Consiglio regionale Franco Iacop, l'assessore al lavoro Loredana Panariti, assieme a docenti, imprenditrici, esponenti sindacali, di categoria e dell'associazionismo femminile a livello nazionale e locale.

Annamaria Poggioli, presidente della Commissione pari opportunità, che introdurrà i lavori, nel presentare l'iniziativa sottolinea come le donne siano sempre più qualificate e raggiungano livelli di istruzione anche superiori a quelli degli uomini: «Tuttavia sono sotto rappresentate nel mercato del lavoro e hanno impieghi al di sotto delle loro competenze. Le retribuzioni complessivamente ridotte - aggiunge Poggioli - la concentrazione più elevata negli impieghi a tempo parziale e le maggiori interruzioni della carriera dovute all'esigenza di dedicarsi ai figli e ai familiari a carico, contribuiscono a esporre le donne a un maggiore rischio di povertà ed esclusione sociale e a creare un maggiore divario pensionistico di genere, che può arrivare al 40%. La conciliazione tra lavoro e vita privata è quindi fattore essenziale per la qualità della vita».

«Una più equilibrata suddivisione tra tempi di vita e di lavoro per le donne e per gli uomini - conclude la presidente della Commissione pari opportunità - non può prescindere dal coinvolgimento attivo del mondo delle imprese attraverso la realizzazione, anche da parte delle aziende, di azioni mirate e incisive. In Italia, il divario occupazionale tra uomini e donne, le rigidità nell'organizzazione del lavoro e la carenza di servizi, sono aspetti strettamente collegati e rappresentano fattori determinanti di questo divario di genere in ambito lavorativo. Con il convegno, la Commissione intende affrontare queste problematiche con particolare riferimento alle giovani donne».