2 maggio 2024
Aggiornato 05:00
3a di campionato

Udinese, nuovo inizio sotto il diluvio: Jankto stende il Genoa

Alla Dacia Arena i bianconeri superano con una rete del centrocampista ceco gli uomini di Juric. Il Var decide l'espulsione di Bertolacci, che lascia i rossoblù in 10 per gran parte della gara. L'Udinese soffre sul finale, ma porta a casa i primi tre punti della stagione

UDINE - «Fuarce Udin Fuarce Friul». Il tifo bianconero va oltre le polemiche e chiama la squadra a una prestazione che mandi nel dimenticatoio le prime due gare. L’enorme striscione che accoglie i giocatori sul bagnatissimo terreno della Dacia Arena scansa ogni malumore: i tifosi, nonostante la pioggia battente e la delusione dei giorni scorsi, ci sono e vogliono il «nuovo inizio» annunciato da Delneri. La risposta dal campo, finalmente, arriva: l’Udinese batte il Genoa 1-0 e guadagna i primi tre punti del campionato grazie alla rete di Jankto al 16’ del primo tempo. Una gara dura, chiusa in 10 contro 10, e sofferta. Ma se sul gioco c’è ancora da lavorare, volontà e impegno, i due ingredienti che sono fin qui mancati, si sono visti.

Formazioni
Delneri punta su un 4-3-3 e sceglie in difesa Larsen (al posto di Widmer), Danilo, Nuytinck e Samir. A centrocampo Jankto, Barak e Behrami, in attacco De Paul, il nuovo arrivato Maxi Lopez (applauditissimo al momento del cambio) e Lasagna. Juric schiera un 3-4-3 e si affida a Rossettini, Gentiletti e Biraschi in difesa, Bertolacci, Veloso, Lazovic e Laxalt costruiscono il centrocampo, il tridente d’attacco è formato da Pandev, Lapadula e Taarabt.

Sorrisi tra Jankto e il Var
I minuti iniziali parlano rossoblù. Veloso spaventa subito Scuffet al 4’ con un cross velenoso, messo fuori di testa Nuytinck. Niente panico, però. L’Udinese alza la testa e si fa vedere con un tiro dalla distanza di De Paul che finisce alto sopra la traversa. Solo un minuto più tardi altra grande occasione: Barak sfrutta un contropiede e calcia forte ma troppo alla sinistra di Perin. Gli uomini di Delneri sono concentrati e aggressivi al punto che al 16’ arriva il gol del vantaggio. Tutto nasce dalla punizione di Lasagna che si infrange sulla barriera, spunta Nuytinck che ci prova di sinistro: il suo tiro si schianta sul palo, ma Jankto, poco distante da Perin si fa trovare pronto e ribatte di piatto destro. Il Genoa non riesce a superare la linea difensiva dei bianconeri, anche per colpa della forza dell'inedita coppia Behrami-Barak, e al 23’ rischia ancora. Il centrocampista ceco la mette bene per la deviazione di testa di Maxi Lopez, Lasagna non riesce a deviare il suggerimento in porta. Dieci minuti dopo entra in gioco il Var: un brutto intervento di Bertolacci su Lasagna scuote Maresca che prima si limita a fischiare il fallo e poi chiede l’aiuto della tecnologia. Dopo cinque lunghi minuti di attesa arriva la decisione (contestatissima) dell’arbitro: rosso diretto per Bertolacci, Genoa in 10. L’Udinese sfrutta il momento di confusione degli avversari e si avvicina al raddoppio ancora con Jankto, che però non riesce a colpire bene la punizione di De Paul.

Acqua e sofferenza
Il secondo tempo ritrova un’Udinese propositiva e grintosa che si muove subito bene con Lasagna. L’attaccante 25enne prima spreca un buon assist di Maxi Lopez calciando troppo con l'esterno e mandando alto da fuori, poi costringe Perin ad uscire fuori area in scivolata a causa di un errore di Rossettini. Il Genoa, con un uomo in meno e privo di Lapadula, infortunato e sostituito da Galabinov, fatica a trovare il ritmo. E ill pubblico bianconero? Cori, applausi, tifo senza sosta. I fischi sono solo per Maresca, quando, dopo un contatto in area tra Rossettini e Maxi Lopez, ha lasciato correre. La pioggia si fa sempre più insistente, il terreno di gioco è completamente impregnato d’acqua e rimanere in piedi senza scivolare è un’impresa. A complicare la vita a Juric ci si mette poi la sfortuna: il tecnico, in seguito ad uno scontro tra Behrami e Biraschi, si trova ad effettuare il secondo cambio per infortunio. Ma anche Delneri mette mano alla panchina. Pezzella prende il posto di Samir (il meno lucido sulla linea difensiva), ma dopo soli cinque minuti si fa espellere per intervento a forbice da dietro su Omeonga. La partita, in men che non si dica, torna in equilibrio. Il Genoa si fa coraggio e spinge senza paura con Taarabt, che impensierisce Scuffet in almeno tre diverse occasioni. Sono minuti di sofferenza. L’Udinese, in apnea, deve ringraziare Maresca che fischia un fallo in area di Galabinov ai danni di Danilo. Qualche minuto di respiro, fino al fischio finale. La curva è in festa: «Vi vogliamo così!».