5 maggio 2024
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Festival e concerti

Folkest, conto alla rovescia per l'edizione 2017

Al via dal 22 giugno al 27 luglio la 39esima edizione del festival che esplora le musiche e le culture del mondo. Oltre sessanta gli appuntamenti a cominciare dal Parco Casa dell Studente di Fiume Veneto

UDINE - Provengono da ogni parte del globo gli artisti che, come ogni estate ininterrottamente dal 1979, animeranno i numerosi palchi di Folkest, il principale e più longevo festival che esplora le musiche e le culture del mondo, con una serie di concerti programmati in un totale di 24 piazze del Friuli Venezia Giulia (tra gli altri Udine, Spilimbergo, Villa Manin, Tolmezzo) fino a toccare Capodistria e la Slovenia. Ai nastri di partenza questa 39esima edizione con artisti molto differenti fra di loro e un festival multicolore pensato per valorizzare tutta la musica che sa dare voce alle radici culturali di qualsiasi parte del mondo. Si parte giovedì 22 giugno a Fiume Veneto (ore 21.15, parco della Casa dello studente) con la giovane band folk/tradizionale scozzese Heron Valley composta da sei elementi - violino, fisarmonica, cornamusa scozzese, tin whistle, chitarra, pianoforte, voce, basso, banjo e batteria – che ha avuto un rapido e forte impatto sulla scena musicale tradizionale del loro paese d’origine. Dopo un tour che ha toccato tutto il Regno Unito, giungono adesso per la prima volta in Italia. Si replica a alla Grotta di San Giovanni d’Antro venerdì 23 e a Chiasiellis (Mortegliano) sabato 24 giugno.

Omaggio alla musica napoletana
Dopo il focus dello scorso anno, incentrato sulla Sardegna, l’omaggio che Folkest dedica alla musica popolare italiana si sposta quest’anno sulla città di Napoli. A guidare l’elenco degli artisti partenopei presenti quest’anno il grande Enzo Avitabile, un artista che canta il Sud e le periferie del mondo: non solo luoghi geografici, ma uno stato dell’animo e della condizione umana. Fresco vincitore di ben due Premi David di Donatello per la migliore colonna sonora e il miglior brano del film-rivelazione dell’anno, «Indivisibili» di De Angelis, Avitabile si esibirà a Montereale Valcellina il 28 giugno (già aperte on line le prevendite al sito folkest.it) in una inedita formazione in trio che ripercorre in chiave acustica i suoi più grandi successi. Nel tour «Acoustic world», riascolteremo brani storici in una versione intima ed emozionale che esalta il suo personalissimo linguaggio musicale, una cifra originale che lo ha reso uno dei riferimenti mondiali della World Music. Avitabile ha collaborato con alcuni giganti della musica mondiale (da (James Brown a Tina Turner e Marcus Miller, solo per citarne alcuni) e con artisti della sua terra, come Pino Daniele ed Edoardo Bennato. Il focus partenopeo vede anche la presenza di Teresa De Sio con un grande omaggio a Pino Daniele, in programma a Capodistria il 21 luglio. Domenica 2 luglio, invece, a Tolmezzo, in una due-giorni di concerti organizzati l’1 e il 2 luglio con Nuova Pro Loco Tolmezzo, salirà sul palco una giovane voce partenopea, il cantautore Maldestro, un vero e proprio enfant prodige, artista talentuoso tanto nel teatro (da attore, regista e drammaturgo ha vinto giovanissimo numerosi premi) che nella musica: arriva secondo alla Targa Tenco come miglior album d’esordio e secondo nella sezione nuove proposte dell’ultimo Festival di Sanremo, vincendo il premio della critica «Mia Martini». A Tolmezzo anche Nobraino, la serba Kal Band e Doro Gjat.

Il folk britannico
Non mancherà alla 39esima edizione di Folkest il mondo della canzone anglosassone con i principi e inventori del folk-rock britannico, i Fairport Convention, il 10 luglio a Spilimbergo, e la voce e front man dei Genesis, uno dei gruppi più importanti e innovativi della storia del rock progressivo, Ray Wilson, in concerto sempre a Spilimbergo, l'11 luglio. Spazio anche per le nuove frontiere del folk-metal, con i lombardi Folkstone il 12 luglio a Spilimbergo e, naturalmente per la grande canzone d'autore italiana, con l’esibizione di Ron attesa il 22 luglio a Capodistria.

L'ospite internazionale
A chiudere la grande estate di Folkest 2017 un colosso della musica mondiale, l’ultraottantenne sudafricano Abdullah Ibrahim, che vanta una storia non solo di collaborazioni con i nomi più grandi della storia del jazz, ma è direttamente collegata anche agli sviluppi sociali, culturali e storici del ventesimo secolo. Nato a Cape Town nel 1934 come Adolphe Johannes Brand, ha iniziato la sua carriera nel 1949, ancora adolescente, con il nome di Dollar Brand. Il pianista rimase fino agli inizi degli Anni Sessanta nel suo Paese natale, dove accompagnò Miriam Makeba. Nel 1965 fu «scoperto» nientemeno che da Duke Ellington, che lo portò a New York. Durante gli Anni Settanta e Ottanta, divenne la figura più rappresentativa per l’integrazione della scena jazz africana. Il concerto si terrà il 27 luglio nel Cortile d'onore di Villa Manin nell’ambito negli appuntamenti di Villa Manin Estate nel Parco in collaborazione con ERPac, (Ente regionale per il patrimonio culturale della Regione Autonoma FVG). Tutto il programma e le prevendite per iconcerti a pagamento su www.folkest.it