Slow Food Pordenone alla sua prima raccolta fondi per le zone terremotate: 1.000 euro in una sola sera
Menu a base di Amatriciana e roveja, un legume che cresce unicamente nelle zone colpite dal disastro
PORDENONE - 1.000 euro in favore delle popolazioni terremotate in una sola sera, questa la cifra accumulata grazie a una particolare amatriciana dalla Condotta Slow Food di Pordenone, in collaborazione con la condotta udinese. L’affluenza è stata più che soddisfacente e oltre alla tipica pasta di Amatrice è stato preparato un secondo con un ingrediente, presidio slow food, tipico delle zone terremotate: la roveja. Si tratta di un legume che cresce unicamente in quei territori e che la Condotta pordenonese ha provveduto ad acquistare direttamente da un produttore di Civita di Cascia (in provincia di Perugia), appositamente per questa occasione.
Il merito del successo dell’iniziativa va condiviso con l'Agriturismo Nonis (e i titolari Andrea e Damiano), anche perché metà dei partecipanti erano clienti fidelizzati, che hanno risposto con entusiasmo alla «chiamata» solidale. L’intero prezzo dell’amatriciana (10 euro) è stato raccolto per essere destinato alle popolazioni che hanno vissuto il drammatico sisma, e sarà consegnato direttamente a un produttore, un trasformatore o un ristoratore delle zone, in coordinamento con la condotta Slow Food Lazio.