30 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Il ragno violino colpisce a Montereale Valcellina

Ragni velenosi nei territori friulani: pensionato rischia la morte

All’ospedale di Pordenone è stato curato poco prima della necrosi profonda. È stato il caso a salvarlo: nel pomeriggio era prevista una visita cardiologica e l’infermiera ha notato la zona tumefatta, indirizzandolo al pronto soccorso per accertamenti urgenti.

MONTEREALE VALCELLINA – Un morso subdolo, quello del ragno violino: poco doloroso, provoca un leggero arrossamento in principio. Solo nelle ore successive peggiora, dapprima con eruzioni cutanee, poi edemi e vere e proprie necrosi, che possono estendersi ai muscoli provocando danni permanenti.

Il pensionato A. C., dopo essere stato morso nel sonno, si è svegliato con un braccio arrossato e dolorante e tre puntini bianchi sulla pelle, sintomi sottovalutati dal pronto soccorso di Spilimbergo, che l’ha indirizzato al medico di base. Una blanda cura antinfiammatoria non ha fatto che peggiorare la situazione, ora dopo ora: «Un mattino ho scoperto una linea scura vicino ai morsi, la pelle mi si staccava, così mi sono rivolto di nuovo al medico curante che mi ha dato un antibiotico».

È stato il caso a salvarlo: nel pomeriggio era prevista una visita cardiologica e l’infermiera ha notato la zona tumefatta, indirizzandolo al pronto soccorso per accertamenti urgenti. Ci sono voluti molti esami, flebo, fotografie e consulti con specialisti. Poi il trasferimento d’urgenza all’ospedale di Pordenone dove, in sinergia con il centro antiveleni, è stato identificato il responsabile: il ragno violino.

Propriamente detto ‘loxoceles rufucens’, questo aracnide deve il suo appellativo alla forma del corpo e della macchia scura dietro agli occhi. Vive principalmente nelle case, non sopravvivendo ai climi invernali, e nel 2015 sono stati accertati tre casi di morsicatura.

A.C. è stato ricoverato per undici giorni, sottoposto a potenti antibiotici e TAC, per controllare lo stato della muscolatura. In caso di necrosi muscolare sarebbe stato necessario asportare chirurgicamente la parte, causando al paziente irreversibili deficit motori, ma l’intervento competente e tempestivo dei medici ha permesso di bloccare l’infezione. Pur essendo stato dimesso, il pensionato deve essere medicato ogni giorno da un infermiere, è consapevole di aver rischiato la vita e procederà presto a un’accurata disinfestazione dell’appartamento: «Ancora non capisco come possa essere entrato nel mio appartamento, è qualcosa che sarebbe potuto capitare a tutti e penso che la gente debba essere informata della presenza di questo tipo di ragni anche nella nostra regione».