3 maggio 2024
Aggiornato 01:30
Impatto ambientale

San Vito: M5S punta il dito contro gli impianti a biomasse

La portavoce Eleonora Frattolin, «l’inquinamento rischia di raddoppiare per colpa dell’ampliamento della Kronospan approvato dalla Regione». A breve un'interrogazione alla giunta regionale

SAN VITO AL TAGLIAMENTO - Secondo il Movimento 5 Stelle le emissioni in atmosfera di polveri sottili rischiano di raddoppiare a causa della realizzazione di due nuovi impianti a biomasse della Kronospan. La portavoce del M5S in Consiglio regionale Eleonora Frattolin punta il dito contro l’ampliamento della multinazionale del legno e affonda: «Un danno ambientale colpevolmente trascurato dalla Regione».

«Nel 2013 la Regione ha valutato positivamente l'impatto ambientale di un progetto di ampliamento della ditta Kronospan Italia all’interno della Zona Industriale Ponte Rosso comprendente la realizzazione di due grossi impianti a biomasse da 38 e 8 megawatt. E questo - ricorda Frattolin - nonostante la stessa Arpa in sede di 'screening' avesse sollevato diversi dubbi sostanziali. Tra i più evidenti sicuramente la decisione di non prevedere punti di verifica della dispersione degli inquinanti anche sottovento rispetto alla direzione dei venti dominanti (ovvero presso l'abitato di San Vito), una evidente lacuna nella documentazione riguardante l'impatto acustico e l'aumento consistente dei prelievi di acqua di falda per uso industriale, che passerebbe da 300 metri cubi all'anno a ben 144 mila metri cubi all'anno». 

Promettendo il deposito, nei prossimi giorni, di un'interrogazione alla giunta Serracchiani, Eleonora Frattolin solleva come punto di maggior criticità la questione legata all'emissioni in atmosfera di polveri sottili. «Bisogna ricordare che il comune di San Vito rientra già nelle zone soggette a risanamento per l'inquinamento da polveri sottili e infatti il Piano regionale di miglioramento della qualità dell’aria, per le aziende presenti a San Vito, prevede una riduzione del 10% delle emissioni. Nonostante queste previsioni e nonostante i rilievi dell'Arpa sul raddoppio delle polveri sottili - sottolinea Frattolin - l’amministrazione regionale non ha avuto nulla da ridire in merito a un progetto come quello della Kronospan che, in confronto, rende ridicole le fonti emissive già presenti».

Aggiunge, in conclusione, la portavoce del M5S «che le ultime analisi disponibili sull’inquinamento di fondo della zona sono state eseguite da Arpa nel lontano 2005. In seguito a diverse interrogazioni presentate in Consiglio comunale, nel 2015 i vertici della Zona Industriale Ponte Rosso (Zipr) si erano impegnati a eseguire ulteriori analisi secondo le indicazioni di Arpa. Di queste analisi non si è più saputo niente».