19 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Turismo in Alto Friuli

Ex Gil di Tarvisio: c'è un progetto di riconversione, ma la Regione latita

Un gruppo di investitori ceco-albanese ha messo sul piatto 42 milioni di euro per trasformare l'ex colonia fascista in un albergo di lusso. Da quasi un anno però, non riescono a parlare con Serracchiani e Bolzonello

TARVISIO - C’è un gruppo di investitori disposto a trasformare l’ex Gil in un albergo di lusso. Il progetto è pronto e ha già incassato il via libera di Soprintendenza e Comune di Tarvisio. Manca però la Regione, che sta facendo perdere la pazienza a chi ha deciso di scommettere sul futuro turistico del capoluogo della Valcanale. Chi sta dietro alla società ‘Ski fund Turismo srl’ infatti, da quasi un anno chiede di incontrare la presidente Debora Serracchiani, il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello e, più di recente, il presidente di Promotur Marco Tullio Petrangelo. Perché la proprietà del bene è nella mani di Promotur e vanno definite le modalità di cessione dell’ex Gil alla società. Sul piatto ci sono 42 milioni di euro di investimento e 110 nuovi posti di lavoro accanto a una richiesta di poter disporre del bene in concessione per i prossimi 99 anni.

Gli investitori stanno perdendo la pazienza
Non avendo ricevuto alcuna risposta ufficiale, chi ha proposto il progetto (un imprenditore albanese e un finanziatore ceco) lancia un ultimatum alla Regione: «Se non arriverà una risposta entro la fine dell’anno sposteremo i nostri capitali nella vicina Slovenia: ci hanno già aperto le porte per costruire un grande hotel oltre confine».
L’ex Gil ormai è una struttura che cade a pezzi. Nata durante ventennio fascista, l’edificio, che sovrasta il centro di Tarvisio con una vista mozzafiato sulle piste del Priesnig, è stato utilizzato come colonia alpina, come ospedale, come liceo scientifico e, infine, come deposito comunale. Negli anni Regione, Comune e Promotur hanno cercato di trovare qualche imprenditore disposto a investire nell’edificio riportandolo a nuova vita sotto forma di albergo, ma invano. Ora, però, qualcuno si è fatto avanti, e in maniera concreta.
«Abbiamo già speso 130 mila euro per i progetti preliminari – assicurano gli investitori –. Le banche ci hanno già assicurato il loro appoggio: manca soltanto la Regione, che si fa attendere più del dovuto».

Previsto un hotel di lusso da 260 camere
Il progetto prevede la costruzione di un hotel a 5 stelle superior con 260 camere, wellness, discoteca e tre piscine, mantenendo inalterata la fisionomia dell'ex colonia fascista. «Non capiamo i motivi di un simile ritardo da parte della Regione – concludono gli investitori – dopotutto stiamo offrendo alla valle 110 posti di lavoro e una struttura d’eccellenza nel campo turistico. Se il problema è la concessione del bene, siamo aperti a soluzioni diverse, anche a fare entrare Promotur nella società di gestione della struttura. Ciò che ci interessa è dare concretezza al nostro progetto».