30 aprile 2024
Aggiornato 20:30
300 nuovi profughi in Fvg

La Regione è in difficoltà e si ribella: «Non possiamo accogliere altri migranti»

L’assessore Torrenti lancia l’allarme e lamenta il mancato avviso da parte del ministero. «Così non va», tuona l’esponente della giunta Serracchiani, che aggiunge: «Noi dobbiamo essere avvisati in anticipo e non a cose fatte. Roma sottovaluta le nostre esigenze»

UDINE - Il Fvg non può sopportare l’arrivo di nuovi profughi. Specialmente se a quelli giunti via terra, si aggiungono i migranti sbarcati sulle coste siciliane. L’allarme non arriva dal contestatore di turno della politica di ‘accoglienza diffusa’ messa in campo dalla giunta Serracchiani, ma dall’assessore regionale Gianni Torrenti. Il Fvg è allo stremo e non ha più posto. Non è usuale che a lamentarsi sia l’assessore di una giunta guidata da chi, la numero due del Partito Democratico, a livello nazionale dovrebbe avere voce in capitolo per fermare i flussi verso le regioni, visto che sono decisi dal governo di Roma. Evidentemente l’emergenza ha assunto un livello tale da essere difficilmente controllabile. E ad aggravare le cose, il fatto che la Regione non sia nemmeno stata avvertita che sarebbero stati destinati nuovi profughi sul territorio friulano. 
Tra appena arrivati e in arrivo, i migranti di cui il Fvg dovrà farsi carico sono 300, e questo nonostante le rassicurazioni date poche settimane fa dal viceministro Filippo Bubbico, il quale, proprio da Udine, aveva assicurato che non sarebbero stati trasferiti altri profughi giunti in Italia via mare.

La preoccupazione di Torrenti
«La Regione, pur esprimendo la massima solidarietà a una situazione nazionale di grande criticità, non può sopportare ulteriori arrivi e stigmatizza il fatto di non essere stata minimamente coinvolta nemmeno a livello di informazione». Questo l’esordio di Torrenti, che rincara la dose dando i numeri dell’emergenza. «Duecento profughi sono già arrivati e cento sono in arrivo. Di questi - ha riferito Torrenti -  duecento è stato possibile sistemarli perché prudenzialmente erano già stati trovati degli spazi». E gli altri cento? La Regione è stata messa in difficoltà soprattutto per non essere stata preavvisata. «Abbiamo appreso la notizia degli arrivi dei nuovi profughi quando già una parte erano giunti in regione e una parte erano in viaggio: così non va. Noi dobbiamo essere avvisati in anticipo e non a cose fatte. Inoltre la Regione ritiene di contribuire con una quota che, pur nell'aumento complessivo, è decisamente adeguata».

Il governo centrale sottovaluta l’emergenza Fvg
Lo sfogo dell’assessore Torrenti prosegue con un accenno alle mancate promesse da parte del governo centrale. «Il fatto è che in questo momento non siamo in grado più di dare risposte rapide alle richieste delle Autorità centrali, in quanto stiamo fronteggiando anche i nostri arrivi di terra. Questi erano stati compresi negli accordi per il computo dell'accoglienza, ma purtroppo all'impegno non hanno fatto seguito i fatti. Evidentemente, il Governo in un momento di emergenza ha sottovalutato le nostre esigenze specifiche. Ciò che serve in questo momento - conclude Torrenti - è un'informazione tempestiva, un carico sostenibile per il territorio e una risposta nazionale omogenea, come è stato concordato nella Conferenza delle Regioni».