19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
La cerimonia

Conclusa a Gorizia la 42esima edizione della 'Festa della Patria del Friuli'

Roberi: «La celebrazione è l'essenza del Fvg, una regione ricca d'identità e di culture»

GORIZIA - «La 'Festa della Patria del Friuli' è l'essenza del Friuli Venezia Giulia, una regione ricca di identità e di culture. In tal senso, la Regione si è assunta un compito importante di promozione delle diversità linguistiche con il supporto dell'Arlef», ha detto l'assessore regionale alle autonomie locali, Pierpaolo Roberti, durante la cerimonia di chiusura, tenutasi a Gorizia, della 42esima edizione della 'Festa della Patria del Friuli' che ha visto una straordinaria partecipazione di pubblico.

Le dichiarazioni

«Molte sono le iniziative già fatte – ha aggiunto – altre ne abbiamo lanciate, come la possibilità di costituire il teatro stabile in lingua friulana. Nei prossimi giorni, tra l'altro, sarò in Veneto per offrire l'estensione del servizio degli sportelli per la lingua friulana anche ai comuni friulanofoni di quella regione». Pietro Mauro Zanin, presidente del consiglio regionale del Fvg, ha sostenuto che «Identità fa rima con lingua e territorio e, perciò, serve una riflessione unitaria anche per quanto riguarda le nuova organizzazione delle autonomie regionali, attualmente in corso d'opera, per dare al Friuli anche un riconoscimento istituzionale». «Dove c'è un friulano, c'è il Friuli», ha sottolineato il presidente dell'Arlef (Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane), Eros Cisilino, e ha invitato tutti a utilizzare gli strumenti linguistici e i servizi messi a disposizione dall'agenzia, in particolare nelle scuole e con i ragazzi, senza dimenticare l'importanza che ha l'introduzione di programmi televisivi di qualità in lingua friulana alla Rai regionale.

Le iniziative

Molte le autorità presenti alla lettura della bolla imperiale che, il 3 aprile 1077, faceva nascere lo Stato patriarcale friulano e, fra esse, oltre trenta sindaci con la fascia tricolore, fra cui il sindaco di Udine, Pietro Fontanini. Presenti anche, oltre al Sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che ha fatto gli onori di casa, Lorenzo Zanon, presidente dell'Istitût Ladin Furlan 'pre Checo Placerean', il presidente dell’Assemblea di comunità linguistica friulana, Diego Navarria e vari consiglieri regionali. Dopo la celebrazione della messa in friulano, nella chiesa di Borgo San Rocco, la cerimonia ufficiale si è svolta al centro culturale 'Incontro' dove, tra l'altro, c'è stato lo scambio della bandiera del Friuli tra il comune di Valvasone Arzene, ospitante dell'edizione 2018 della festa e quello di Gorizia. Con Paola Cencini, del'ufficio scolastico regionale, si è poi provveduto alla premiazione delle scuole che hanno partecipato al concorso 'Emozions furlanis in viaç pal teritori': la scuola d'infanzia di Rivolto; la scuola primaria 'Matiz' di Cercivento e la scuola secondaria di primo grado 'Pellegrino da San Daniele'.

La conclusione

Grande momento conclusivo, infine, con l'arrivo dei marciatori della 'Stafete pal Friûl' promossa dall’Arlef, in collaborazione con l’Associazione sportiva maratonina Udinese. I circa cento atleti, partiti da Mariano del Friuli in mattinata, hanno attraversato Romans d’Isonzo, Medea, Cormòns, Capriva del Friuli, San Lorenzo Isontino e Mossa, per poi terminare il loro percorso, proprio a Gorizia. La prossima edizione della 'Fieste de Patrie dal Friûl', si terrà a Udine.