29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
L'intervento

Migranti, Spitaleri: «Con Fedriga verso regime fascioleghista?»

Il segretario Pd chiede che che istituzioni legittime non esercitino il loro potere in modo illegittimo

TRIESTE - «E' finito il tempo dei distinguo e delle cautele: a Fedriga diciamo che le minacce dei suoi bravi non ci spaventano, che la nostra opposizione alle prove tecniche del regime fascioleghista sarà sempre più dura». Lo ha affermato il segretario regionale del Pd Salvatore Spitaleri, commentando le parole dell'assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti, il quale ha dichiarato che le associazioni che si occupano di migranti «non possono pretendere di non essere d'accordo con le nostre iniziative ma nel frattempo intascare i soldi per fare determinati servizi», annunciando di aver chiesto agli uffici «un monitoraggio per capire chi ha percepito fondi nel 2018» .

«Da queste parole già si capisce - continua Spitaleri - che il concetto di democrazia è estraneo a Roberti, se non ha scrupoli a far capire che l'obbedienza alla linea politica è discrimine per fornire servizi e accedere a fondi. Chi occupa quei posti dovrebbe essere garante del pluralismo a ogni costo e a prescindere, non esaminatore di purezza ideologica. Fedriga condivide questo metodo o pensa che, almeno per decenza si debba correggere la rotta? O anche lui fa il cattolico quando gli conviene?».

«Facciamo appello a tutte le forze politiche e sociali - ha continuato Spitaleri - alle organizzazioni e associazioni di ogni genere, in modo speciale alle massime autorità morali e spirituali del territorio regionale: si chieda con forza che istituzioni legittime non esercitino il loro potere in modo illegittimo. Non vi è nulla di più preoccupante che assistere inerti all'affermarsi di un sistema autoritario. La nostra Regione è stata istruita dalla storia e - ha concluso l'esponente dem - sa cos'è l'intolleranza, come inizia e dove ci porta».