23 aprile 2024
Aggiornato 09:00
dal 13 al 15 luglio

Al via la 13esima edizione di "Strofe dipinte di Jazz" a Romans d'Isonzo

Come ogni anno l'evento espone un tema e ne sviluppa i contenuti su tre serate. Quest'anno, in occasione del duecentesimo del Frankenstein di Mary Shelly, il titolo è "Umano, extra-umano"

ROMANS D'ISONZOGiangi & Wuk, i direttori artistici, appena rientrati da Londra in cerca di ispirazione e nuovi talenti da proporre, mi hanno presentato in anteprima l'edizione di Strofe dipinte di jazz 2018. La tredicesima edizione (dal 12 al 14 luglio) come ogni anno espone un tema e ne sviluppa i contenuti su tre serate. Quest'anno, in occasione del duecentesimo del Frankenstein di Mary Shelly, il titolo è "Umano, extra-umano"; così gli organizzatori mi raccontano che, ispirati dalla mostra dedicata a «Frankenstein ovvero il Prometeo moderno» che l'Associazione DayDreaming Project di Trieste gli ha proposto, hanno deciso di chiedere a vari artisti installazioni ed opere che si ispirassero agli esseri extraumani - robot, golem, alieni e creature fantastiche - lasciando i medesimi liberi di raccontare la volontà di superare la condizione umana o la disumanizzazione dei rapporti che, spesso, avviene nel vivere l’incontro con l’altro e il diverso da noi.

I DIRETTORI ARTISTICI - Gianluca Doria, Giangi per gli amici, profondo e serafico, ci tiene a sottolineare la presenza di tantissimi artisti che arrivano da fuori confine regionale, in alcuni casi anche nazionale e che il palinsesto sarà diviso convenzionalmente in tre serate: giovedì - dove la donna sarà protagonista, venerdì - dove sarà il jazz a farla da padrone ed il sabato - più festaiolo. Gianluca Cecchin aka Wuk, è incontenibile e (giustamente!) orgoglioso per aver costruito «un festival dove tutto si incastra, tutto ha un senso». Poesia, installazioni, danza... e soprattutto musica di gran qualità!

GLI ARTISTI DELLA KERMESSE - Andiamo nello specifico dove vi vado a segnalare alcuni artisti della kermesse: si parte con la danza afro-contemporanea di Elisa Cecchini e si prosegue nella stessa direzione con l'afrobeat degli NESESARI KAKALULU from Slovenia, piccola orchestra che ha The black president - Fela Kuti - come punto di riferimento. E poi il DUO ELETA' di Elena Diz e Tamima Brasil della quale Giangi mi confida un curriculum che annovera collaborazioni come percussionista di nomi quali Gilberto Gil e Caetano Veloso! 
E poi c'è il jazz che più jazz non si può. Saliranno sul palco due nomi che conosco decisamente bene e che seguo da anni: Emanuele Filippi con il suo quintetto e il Mandala Trio di Riccardo Morpurgo, due tra i progetti più eleganti e raffinati del jazz nostrano. A dir poco consigliatissimi! Quando il vulcanico Wuk, qualche settimana or sono, mi ha accennato alla presenza del pianista triestino ho commentato "riservami un posto in prima fila!" Sarò di parola. Profonda notte con i Laik a Dog, virando sul dub con tensioni electro ed i visuals di Zenlux.
GDG Modern Trio, che letto così non mi diceva niente. Poi tra le righe leggo il nome di Stefano Ghittoni, alzo gli occhi e Giangi sorride. "E' lui?" - chiedo. "Si è proprio lui" - mi risponde. Un'icona del periodo d'oro del downbeat italiano inizio anni '00 con i suoi The Dining Rooms ed un successo internazionale clamoroso. Splendido colpo, niente altro da aggiungere! E poi segnatevi l'hammond a go-go per un finale esplosivo con The Link Quartet

Save-the-date perchè Strofe propone altre tre date a spot con nuove sorprese l'11 e 18 agosto e il 22 settembre.