4 maggio 2024
Aggiornato 03:30
A Fernetti

Contrabbando di alcolici: le Fiamme gialle sequestrano 500 litri

I responsabili sono stati segnalati all’Autorità doganale per contrabbando di merci con l’aggravante di aver commesso il fatto in concorso fra di loro utilizzando mezzi di trasporto appartenenti a una persona estranea

TRIESTE - La Guardia di Finanza di Prosecco ha intercettato e posto sotto sequestro amministrativo circa 500 litri di alcolici di vario genere introdotti irregolarmente nel territorio nazionale.

IL CONTROLLO - Nel corso dello scorso fine settimana, nell’ambito dei servizi pianificati dal comando provinciale di Trieste, volti al contrasto dei traffici illeciti in determinati ‘punti sensibili’ della fascia confinaria del Carso triestino, le Fiamme Gialle hanno controllato un autocarro di immatricolazione ucraina diretto nel territorio italiano.

LE VERIFICHE - Sin dai primi accertamenti eseguiti sul posto, né l’autista dell’autocarro né il suo passeggero sono stati in grado di fornire ai militari risposte e tantomeno documentazione tali da consentire la compiuta identificazione della merce trasportata. I militari, quindi, per poter svolgere ulteriori e più approfonditi accertamenti hanno condotto i soggetti e il mezzo a Prosecco, alla sede del Reparto. Qui, le ricerche più approfondite eseguite sul mezzo hanno permesso di rinvenire, abilmente occultati tra bagagli e altri pacchi, diversi contenitori di bevande alcoliche di origine ucraina, per un totale di circa 500 litri, eccedenti la franchigia relativa ai Paesi extracomunitari in completa mancanza della documentazione di trasporto.

SUPER ALCOLICI E BIRRA - In particolare oltre alla comune birra sono stati rinvenuti diversi cocktail alcolici come a esempio ‘Rum cola’, ‘Sex on the beach’, ‘Gin tonic’, ‘Tequila sombrero’, tutti prodotti gravati da accisa (il tributo indiretto applicato sulla produzione e commercializzazione degli alcolici) che non era stata assolta. I responsabili sono stati segnalati all’Autorità doganale di Trieste per contrabbando di merci con l’aggravante di aver commesso il fatto in concorso fra di loro utilizzando mezzi di trasporto appartenenti a una persona estranea.