28 marzo 2024
Aggiornato 21:30
Energia

Vito, ok del Governo alla decarbonizzazione dell'A2A di Monfalcone

Una prescrizione all'interno della Strategia energetica nazionale prevede la dismissione di una serie di centrali elettriche alimentate a carbone in Italia

MONFALCONE - Una prescrizione all'interno della Strategia energetica nazionale (Sen), proposta e sostenuta dal Friuli Venezia Giulia in sede di Commissione energia della Conferenza delle Regioni, che fa specifico riferimento ad un puntuale concetto di decarbonizzazione dell'economia e di transizione energetica con il graduale abbandono delle fonti fossili. In dettaglio, il documento prevede la dismissione di una serie di centrali elettriche alimentate a carbone in Italia, compresa quella della A2A di Monfalcone. Lo ha spiegato l'assessore regionale ad Ambiente ed Energia, Sara Vito, la quale ha commentato l'emanazione del decreto del ministero dello Sviluppo Economico e del ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che adotta la Strategia energetica nazionale 2017, il piano decennale del Governo italiano per anticipare e gestire il cambiamento del sistema energetico.

Si tratta, come ha sottolineato Vito, di un riconoscimento importante da parte del Governo per una visione strategica che prefigura un futuro senza carbone per l'impianto di Monfalcone. «In questo - ha detto l'assessore - c'è da registrare anche il dialogo che la Regione ha inteso sviluppare con l'azienda per ricercare soluzioni condivise che portino ad una riconversione dell'impianto mirata alla sostenibilità ambientale e all'occupazione». In particolare, Vito ha evidenziato la cosiddetta position paper prodotta dalle Regioni, le cui linee sono state poi recepite dalla Sen, alla quale l'assessore ha contribuito introducendo il perseguimento degli obiettivi dello scenario low carbon per il quale è necessario «promuovere il riferimento ad un percorso di superamento della produzione di energia elettrica dal carbone a favore di sistemi ambientalmente più sostenibili».

La Sen 2017 è il risultato di un processo articolato e condiviso durato un anno che ha coinvolto, sin dalla fase istruttoria, gli organismi pubblici operanti sull'energia, gli operatori delle reti di trasporto di elettricità e gas e qualificati esperti del settore energetico. Nella fase preliminare sono state svolte due audizioni parlamentari, riunioni con le Amministrazioni dello Stato e, per l'appunto, le Regioni.