26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
sabato 25 novembre alle 10

Linguaggio e violenza di genere: workshop a Gorizia a conclusione di "Incontra Espansioni"

Iniziativa dell’Ateneo di Udine con Rete Espansioni e Comune di Gorizia. Esperti a confronto sull''insostenibile leggerezza delle parole brutali'

GORIZIA – L’insostenibile ‘leggerezza’ delle parole brutali. 'Linguaggio e violenza di genere' è il titolo del workshop che sabato 25 novembre, dalle 10, chiuderà al Museo di S. Chiara, a Gorizia, la 6a edizione della rassegna d’arte contemporanea internazionale di Espansioni, organizzata dall’Università di Udine, in collaborazione con la Rete Espansioni e il Comune di Gorizia.

Una mostra itinerante
Incontra Espansioni 2017 è una mostra itinerante che si propone di valorizzare l’arte contemporanea emergente in una prospettiva di genere e il workshop viene proposto nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, come occasione per riflettere sui temi del linguaggio, focalizzandosi sui mezzi di informazione, chiamati a avere un ruolo primario nella lotta contro la violenza di genere.

Coinvolti studiosi ed esperti sul tema
Il programma coinvolge studiosi ed esperti che hanno indagato il lessico della parità a livello comunicazionale e sociale. «Le parole possono essere armi, strumenti 'leggeri' di offese profonde. Parole del quotidiano che esprimono sessismo, che raccontano realtà mistificate, che giustificano violenze di genere», spiega Renata Kodilja, presidente del Cug dell’Università di Udine e delegata del rettore per le Pari opportunità. L’analisi spazierà dal linguaggio dei media a quello della politica, fino alle quotidiane esternazioni nell’agorà pubblica dei social media di chiunque si senta detentore del diritto di giudizi tranchant e di giustizia sommaria. Il workshop si pone quindi l’obiettivo di sensibilizzare gli operatori della comunicazione, ma anche il privato cittadino all’uso consapevole del linguaggio e dei suoi effetti di influenza sociale.

L'uso delle parole pesanti sul web e sui social
Ad aprire i lavori sarà la docente Renata Kodilja, con un’introduzione sull’uso delle parole pesanti sui siti online e canali social, seguirà l’intervento di Ester Pacor, Coordinatrice di Rete Espansioni. A seguire gli interventi di tre esperti: la giornalista Nadia Somma, nota influencer sui temi del linguaggio non discriminatorio, che parlerà di violenza sulle donne raccontata dai media, prendendo in esame alcuni esempi di cronache di violenza e femminicidio; Antonella Pocecco, sociologa dei processi comunicativi dell’Università di Udine, focalizzerà l’attenzione sul 'bisogno' di sensazionalismo dei media e della scarsa abitudine all’approfondimento, con l’intento di promuovere stili di un’informazione più scarna, meno gridata ma più puntuale sui fatti; Cristiano Degano, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, presenterà la 'Carta di Pordenone', un importante documento che ha lo scopo di garantire il rispetto della dignità della persona nell’ambito dell’informazione e della comunicazione e l’eliminazione degli stereotipi di genere. In collegamento video parteciperanno Chiara Cristini, consigliera di Parità nella Provincia di Pordenone e Paola Dalle Molle, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti.