23 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Gorizia 19-22 ottobre 2017

Successo dell'edizione di Gorizia dell'evento biennale itinerante della migliore danza italiana

Oltre 400 accreditati alla 4a edizione della New Italian Dance Platform hanno affollato la città e i teatri. Grande successo di pubblico

GORIZIA - Un successo di numeri, di qualità e di prestigio. Una macchina organizzativa che ha ricevuto il plauso degli oltre 400 accreditati giunti a Gorizia da ogni parte d’Italia, d’Europa e anche dal resto del mondo (Canada, Nord Africa, Russia, Sud America e Cina). Teatri affollati non solo dalle presenze degli esperti ma anche dal numeroso pubblico goriziano e del resto della regione arrivati a Gorizia per l’occasione. Calato da poche ore il sipario su questa quarta edizione della New Italian Dance Platform, evento biennale, vetrina della migliore danza italiana nata nel 2012 per volontà del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – il risultato non può che dirsi positivo.

Tappa regionale dell'evento nazionale
La città di Gorizia, grazie all’impegno di a.Artisti Associati e del personale lavoro di Walter Mramor, è riuscita a conquistare quest’anno l’ospitalità di un evento itinerante che non tornerà a breve nella nostra regione, dovendo attraversare in futuro tutto il territorio italiano. Dopo le prime edizioni organizzate in Puglia, Toscana e Lombardia, infatti, Gorizia è riuscita quest’anno a far brillare la sua candidatura, e già si pensa al 2019 quando il più importante evento della danza italiana si sposterà a Reggio Emilia. Ad annunciarlo e fare il formale passaggio di consegne nella cornice della Nid è stato l’Assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti che ha pubblicamente passato il testimone al suo omologo dell’Emilia Romagna, l’Assessore Massimo Mezzetti, Un avvicendamento che l’Assessore Torrenti e il direttore Artistico di Artisti Associati Walter Mramor vogliono accompagnare con la massima collaborazione, facendo tesoro dell’esperienza di questa riuscitissima IV edizione. Una manifestazione 'strategica', che lascerà certo la sua traccia, come ha sottolineato Torrenti che ha evidenziato il ruolo ormai consolidato di Gorizia quale sede privilegiata per la circuitazione della danza in regione.

Una dimensione transfrontaliera
Particolarmente gradita dagli ospiti italiani e internazionali è stata la dimensione transfrontaliera che ha assunto quest’anno Nid Platform: la collaborazione con Nova Gorica, fortemente voluta dal Sindaco Rodolfo Ziberna e dal collega Matej Arcon, è stato uno degli elementi che ha distinto l’edizione goriziana. Ma gli oltre 400 accreditati (più di 300 tra operatori, esperti e giornalisti e oltre un centinaio di presenze artistiche) hanno potuto godere di molti aspetti del fascino mitteleuropeo di Gorizia: dal cibo gustato nei locali aderenti a Gorizia a Tavola, alla visita guidata alla città e al Castello, dalla serata di gala a Palazzo Lantieri allo splendido 'quartier generale' del comprensorio di Santa Chiara, il capoluogo isontino ha letteralmente conquistato i presenti, compresi i referenti giunti dal Ministero, come il Direttore Generale dello Spettacolo del Mibact Onofrio Cutaia e la referente per la danza Donatella Ferrante. Soddisfazione giunge anche dalla Camera di Commercio Venezia Giulia, fortemente impegnata nella riuscita dell’iniziativa, che ha rilevato come Nid abbia impegnato l’intera rete della ricettività di Gorizia e provincia, tra alberghi e strutture B&B.

La miglior danza italiana
Accanto agli spettacoli - con le 16 proposte della migliore danza italiana selezionate dalla giuria internazionale e il debutto in prima assoluta dello spettacolo ospite prodotto da Aterballetto - questa edizione si è dimostrata particolarmente utile per i contatti tra operatori e compagnie, che costituiva uno dei momenti più attesi e incoraggiati per favorire la circuitazione della danza italiana nel mondo. Cala il sipario su Nid Platform ma non su Gorizia capitale della danza: un’esperienza che sicuramente germinerà a partire dalla decisione maturata dai Sindaci di Gorizia e Nova Gorica di dare spazio nell’immediato futuro a coproduzioni di danza tra le due città.