23 aprile 2024
Aggiornato 14:00
lo scrittore

Morte Giorgio Pressburger: il ricordo di Serracchiani e Dipiazza

Protagonista tra i piu' significativi nel panorama culturale non solo italiano è stato, tra gli incarichi istituzionali, anche direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Budapest e fondatore del Mittelfest, nel 1991. 

TRIESTE - E' morto lo scrittore e drammaturgo Giorgio Pressburger. Nato da genitori ebrei a Budapest 80 anni fa, viveva da decenni a Trieste. Di origini slovacche, fu perseguitato dal nazismo, ma durante la seconda guerra mondiale riuscì a sfuggirne. Come riporta l'Ansa si trasferì in Italia nel 1956, quando con la famiglia lasciò l'Ungheria dopo l'invasione sovietica del '56. Protagonista tra i piu' significativi nel panorama culturale non solo italiano è stato, tra gli incarichi istituzionali, anche direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Budapest e fondatore del Mittelfest, nel 1991. 

Il ricordo di Serracchiani
«Perdiamo un grande europeo, un testimone di quello che può essere il peggio e il meglio della nostra casa comune, un creatore infaticabile. Il ricordo delle conversazioni avute con lui resta tra le mie esperienze più umanamente ricche e intellettualmente stimolanti». Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, appresa la notizia della morte dello scrittore e drammaturgo. Per Serracchiani «la nostra Regione deve molto a Pressburger che, con quella che è stata una vera e propria sua "invenzione", il Mittelfest di Cividale, ha spinto il nostro territorio a svolgere un ruolo di attiva intermediazione culturale con l'Est prima della caduta della Cortina di ferro, trasformando la Mitteleuropa da ipotesi letteraria in pratica umana e culturale». «Il Friuli Venezia Giulia rende onore alla persona, all'intellettuale, al cosmopolita dalle molte radici e anche all'uomo che non schivò l'agone politico. Sono convinta che la traccia da lui lasciata apparirà sempre più chiara: Pressburger ha realmente contribuito a tracciare la fisionomia culturale della nostra regione, e lo ha fatto - ha concluso Serracchiani - ad un livello internazionale».

Le parole di Dipiazza
«Da oggi Trieste si sente più povera sotto il profilo culturale. Lo ricordo con grande affetto e desidero esprimere il mio cordoglio e quello della nostra città ai suoi famigliari».  Con queste parole il sindaco Roberto Dipiazza ha voluto ricordare la scomparsa Giorgio Pressburger, che ha fatto della nostra città la sua casa, contribuendo ad elevare il ruolo e il fascino culturale di Trieste nella sua anima mitteleuropea.