2 maggio 2024
Aggiornato 18:00
il festival

Da "La porta rossa" ad "Approdi": Lino Guanciale legge Italo Svevo

Un festival di itinerari artistici che intende far vivere, conoscere e valorizzare i siti architettonici più suggestivi di Trieste attraverso l’arte in tutte le sue declinazioni possibili tra spettacoli di teatro, danza, reading, concerti, proiezioni, performance di pittura

TRIESTE - Un festival di itinerari artistici che intende far vivere, conoscere e valorizzare i siti architettonici più suggestivi di Trieste attraverso l’arte in tutte le sue declinazioni possibili. E' tutto pronto per "Approdi – Rotte artistiche senza bussola", che si svolgerà dal 9 al 23 luglio tra spettacoli di teatro, danza, reading, concerti, proiezioni, performance di pittura. Si sono voluti scegliere accuratamente edifici o zone, dove la storia si è sedimentata ed emana tutto il suo potere evocativo - dall’archeologia industriale al museo, dal luogo di culto al bunker antiaereo. Ambienti e strutture in cui si possa concretizzare un’alchimia tra luogo e performance, in grado di esaltare entrambi, valorizzando l’atto performativo e permettendo così alla spettatore di (ri)scoprire la città, diventando essa stessa uno spettacolo. I partecipanti saranno portati a percorrere, a piedi, un viaggio diverso ogni sera senza sapere in anticipo dove andranno e cosa andranno a vedere, senza conoscerne la rotta appunto, scoprendo man mano i diversi approdi, lasciandosi trasportare dalle correnti, solcando le onde, seguendo le maree, a volte aiutati dalla luce dei fari, e alla ricerca delle Isole. 

Lo schema degli approdi
Questi cinque elementi – correnti, onde, maree, fari e isole – rappresentano cinque diversi itinerari/navigazioni ognuno dei quali toccherà ogni sera tre luoghi e tre spettacoli diversi, concludendosi con un brindisi finale nell’ultimo approdo, per celebrare l’ ’arrivo sicuro’ con i propri compagni di navigazione. Nei diversi approdi gli spettatori/navigatori verranno accolti dai vari artisti, professionisti affermati o giovani talenti entusiasti, vere e proprie ‘ scoperte artistiche’. Ogni specifica navigazione avrà tre orari di partenza: si salperà dai luoghi stabiliti alle 19, alle 20 e alle 21, per equipaggi di massimo 50 persone. I diversi siti, abitati e reinterpretati dagli artisti del festival, diventano con "Approdi – Rotte artistiche senza bussola" custodi ed amplificatori emotivi, abbattendo le tradizionali barriere tra artista e spettatore, trasformando la città in un regno pieno di fascinazione, magia e mistero. 

L'inaugurazione
Al capitano nominato per quest’edizione, Lino Guanciale, spetterà l’onore di inaugurare la navigazione il 9 luglio, in una location d’eccezione quale l’URSUS, pontone risalente al 1914, monumento di archeologia portuale, ormeggiato nel Porto Vecchio di Trieste. L’attore, dopo la serie ‘La porta rossa’ e il successo ottenuto nei panni del commissario Cagliostro, torna nel luogo più simbolico e suggestivo in cui è stata girata la fiction Rai, con una lettura scenica di una storia criminale scritta da Italo Svevo «L’assassinio di via Belpoggio», accompagnato dalle suggestioni sonore dei Baby Gelido. Un evento a sorpresa, scelto tra le tante proposte offerte, sarà vissuto dai naviganti il 21 luglio. Il rientro metaforico alla terra ferma, l’Ultimo porto, avverrà il 23 luglio presso l’oasi Doberdò del Lago, a simboleggiare il termine di un viaggio ricco di avventure, abbandoni e nuove conoscenze. Un concerto di puro jazz con Franco Toro Trisciuzzi e Francesco Bearzatti & Tinissima 4tet. 

Musica
Senza dubbio uno dei migliori musicisti del jazz italiano, Francesco Bearzatti è certamente l’ideatore dei progetti più creativi e abbondanti. Dopo l’ omaggio a Tina Modotti e Malcolm X, che sono stati ampiamente acclamati da critica e pubblico, in Italia e all'estero, ora celebra il genio musicale di Thelonious Monk con un progetto di adrenalina pura, in cui tutta l'energia e la potenza di famosi pezzi rock (da Led Zeppelin, Pink Floyd, Lou Reed, Michael Jackson, Police, Aerosmith ...) si intersecano con i famosi temi del compositore scomparso 30 anni fa; uno dei personaggi più straordinari che il jazz abbia mai conosciuto. Negli ultimi anni, Monk è stato oggetto di un'attenta rivalutazione da parte della critica, mentre la "new wave" del jazz, basata principalmente sull'improvvisazione, lo colloca in posizione ideale come punto di riferimento. Accanto a Francesco Bearzatti, che suona sassofoni, clarinetto e live electronics in questo disco, è il Tinissima 4et altamente collaudato tra cui Giovanni Falzone tromba e sugli effetti umani, Danilo Gallo al contrabbasso e basso elettrico, e Zeno De Rossi alla batteria e percussioni.