Domiciliarità innovativa, a Lucinico si punta a maggiore autonomia per i disabili
La Regione Fvg, come ha riferito Telesca, vuole continuare a investire su questi progetti
LUCINICO - «Questa struttura rappresenta un'evoluzione e un'innovazione dei servizi per la disabilità ma
anche la raffigurazione di una società più avanzata, inclusiva che permette alle persone disabili e alle loro famiglie un modo di vivere diverso». Lo ha affermato l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca riferendosi alla palazzina di via Giulio Cesare 13 a Lucinico, visitata il 10 novembre, in cui sono ospitati sei ragazzi disabili dai 20 ai 40 anni che rientra nel progetto sperimentale di vita indipendente e inclusione sociale delle persone con disabilità ‘Abitare Possibile’. Un'iniziativa sostenuta con fondi regionali e nazionali per la non autosufficienza che offre un'esperienza di vita autonoma alle persone affette da disabilità.
Domiciliarità innovativa
«Questa struttura rappresenta un'evoluzione dei servizi per la disabilità che si lega anche a quello che prevede la recente legge approvata dal governo nazionale sul "dopo di noi» – ha indicato Telesca -; ci sono delle risorse e anche il Friuli Venezia Giulia partecipa a questo riparto. Siamo consapevoli che andare verso la domiciliarità innovativa sia il modo corretto per rendere sempre più autonome le persone con disabilità, offrendo loro una vita più indipendente e più inclusiva». La Regione Fvg, come ha riferito Telesca, vuole continuare a investire su questi progetti. «L'iniziativa sta procedendo bene con il coinvolgimento delle famiglie e con grande soddisfazione dei ragazzi - ha indicato Mario Brancati presidente della Consulta provinciale disabili, presente alla visita assieme a Silvana Romano presidente dell'assemblea d'Ambito distrettuale Alto Isontino - e noi vorremmo che il progetto diventasse strutturale e avesse continuità».
Il progetto
Si tratta di un progetto promosso dall'Ambito Alto Isontino che vede anche il coinvolgimento della cooperativa sociale "Trieste Integrazione Anffas" e diverse associazioni attraverso il quale le persone con disabilità imparano a svolgere in autonomia le attività quotidiane. Presenti alla visita anche il consigliere regionale Diego Moretti, il direttore del Consorzio isontino servizi integrati (Cisi) Saverio Merzliak e Maura Clementi responsabile dei servizi sociali dell'Ambito Alto Isontino.