29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Questione che scotta

Burkini 'si' o 'no'? Parla l'avvocato dell'Asgi-Fvg

Una decisione del Comune di Trieste o di qualunque altra amministrazione che andasse in direzione contraria, costituirebbe una grave violazione dei principi costituzionali e comunitari

TRIESTE - "Solo la legge può imporre limitazioni alle pratiche religiose ma solo allorché si debbano tutelare altri diritti fondamentali, come sicurezza pubblica, protezione dell'ordine, salute o morale pubblica, o protezione di diritti e libertà altrui e solo se la restrizione della libertà di manifestare il proprio credo è unico strumento idoneo a garantire gli altri interessi».

Grave violazione dei principi costituzionali e comunitari
Dunque, - come riportato dall'Agenzia Ansa - una donna che indossa il 'burkini', «manifesta il proprio credo» e dunque questa «è una 'pratica religiosa'». E' il parere di Dora Zappia, avvocato dell'Asgi-Fvg, Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione. Pertanto, «una decisione del Comune di Trieste o di qualunque altra amministrazione che andasse in direzione contraria, costituirebbe una grave violazione dei principi costituzionali e comunitari citati, oltreché una discriminazione diretta, perché porrebbe in una condizione di svantaggio determinati soggetti (tra l'altro tutti di genere femminile!) in ragione o a causa delle loro convinzioni religiose».