2 maggio 2024
Aggiornato 09:00
Inaugurazione festival

èStoria, festival libero e coraggioso

Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha inviato il suo saluto. Presenti all'inaugurazione il sindaco di Gorizia Ettore Romoli, il presidente della Provincia Enrico Ghergetta e l'assessore regionale alla cultura, Gianni Torrenti

GORIZIA - La manifestazione è stata inaugurata ufficialmente ieri, a Gorizia, all'interno di uno dei tre tendoni allestiti all'interno dei Giardini Pubblici che ospitano gran parte degli eventi. Un indirizzo di saluto è stato inviato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha voluto affermare che la storia costituisce uno dei pilastri delle conoscenze umane e che una società senza memoria è meno preparata ad affrontare il presente. Il presidente ha anche definito Gorizia luogo pieno di memoria, mentre per quel che riguarda il tema dell'evento «la schiavitù - ha scritto il Capo dello Stato - è un fenomeno che si ripropone anche oggi, con la tratta di donne e bambini che si innesta ai fenomeni migratori».

Nel corso della cerimonia l'assessore regionale alla Cultura del Fvg Gianni Torrenti ha sottolineato come èStoria sia divenuta una kermesse centrale nel panorama regionale, proponendo temi sempre complessi, coraggiosi e capaci di sorprendere. L'assessore Torrenti ha poi riconosciuto all'organizzazione il merito di aver saputo creare una squadra che saprà anche in futuro portare avanti l'evento. Infine l'esponente della giunta regionale ha anche voluto ringraziare il folto pubblico che ha affollato i tre tendoni dei Giardini, in quanto espressione di un desiderio di cultura senza il quale non potrebbero esistere eventi come èStoria.

Da parte sua, il sindaco di Gorizia Ettore Romoli ha ribadito l'auspicio che il capoluogo isontino diventi sempre più 'città della cultura', mentre il presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta ha parlato di èStoria come una manifestazione «veramente libera».

Più di 300 gli appuntamenti nel cartellone 2016 della manifestazione èStoria intitolata ‘Schiavi’, nel capoluogo isontino fino a domenica 22 maggio. Il festival vuole affrontare i temi della privazione della libertà di cui è vittima l'uomo, in una chiave interpretativa sia passata, che contemporanea. Fra i tanti appuntamenti di questa 12° edizione di èStoria sono in programma gli incontri con Boris Pahor, Sergio Romano, Vito Mancuso, Gianni Vattimo, Antonio Pennacchi, Claudio Magris e Edward Luttwak.