8 maggio 2024
Aggiornato 22:00
Flash mob in vista del 23 maggio

Antifascisti contro CasaPound, 253 croci in piazza Vittoria

Stamani la manifestazione dell'Osservatorio regionale antifascista: «Celebrano la guerra, il prefetto vieti la manifestazione»

GORIZIA - Un flash mob per dire no alla manifestazione di CasaPound a Gorizia. A organizzarlo, stamani, l'Osservatorio regionale antifascista del Fvg, che ha piazzato in piazza Vittoria 253 croci di legno, a simboleggiare gli oltre ventimila morti nel Goriziano durante la Grande Guerra. «Non capiamo la decisione delle istituzioni, che hanno autorizzato il corteo di una formazione evidentemente fascista - ha sottolineato Luca Tornatore della Casa della cultura -, decisa a festeggiare la guerra come momento radioso. La guerra è invece morte, distruzione, quello che fu per il capoluogo isontino: forse sono questi i valori che eccitano CasaPound». Gli organizzatori del contro-corteo hanno sollevato preoccupazione per il possibile radicamento nel Goriziano della formazione di destra, «che annovera estremisti che non verranno in città per una scampagnata». Proprio ieri, a margine della manifestazione, è stato distribuito il dossier «All around CasaPound», firmato da Claudia Cernigoi, che inquadra la natura e le relazioni del movimento.

Intanto, il comitato  comitato nazionale de L’altra Europa con Tsipras ha chiesto al prefetto di «ritirare l’autorizzazione concessa a CasaPound per la manifestazione «Italia: risorgi, combatti e vinci», che si terrà a Gorizia il 23 maggio. E’ il testo di un odg consegnato a Zappalorto dal coordinamento regionale Fvg della lista che si rifà al primo ministro ellenico: la richiesta evidenzia come la manifestazione sia «di chiaro stampo fascista, che quindi si pone in netto contrasto con la nostra Costituzione, nata dalla Resistenza che nelle terre giuliane è costata tante vite umane». Intanto, come confermato dagli stessi organizzatori della manifestazione antifascista, sarebbero state diverse le sollecitazioni giunte anche dai parlamentari eletti in regione per la sospensione dell’iniziativa di CasaPound.