ROMA - Lo chef stellato romano Antonello Colonna porta sul piccolo schermo le storie, le persone che hanno qualcosa da dire e in cui il pubblico riesca facilmente a immedesimarsi con «Hotel da Incubo», il programma in onda da domenica 25 ottobre su Deejay Tv (canale 9 del digitale terrestre e 145 di Sky).
Sei hotel da brivido
Sei hotel dove Antonello Colonna ha «portato consigli e contributi», spiega. Nella prima puntata lo vedremo a Villa Bonera, a Nervi, in Liguria, poi a Somma Lombardo (Lombardia) l'1 novembre, a Casalabate (Puglia) l'8, a Salsomaggiore (Emilia Romagna) il 15, a Chatillon (Valle d'Aosta) il 22 e, per concludere, a Menaggio, ancora in Lombardia, il 29 novembre.
Il format
Il meccanismo è quello della versione Usa del programma, con lo chef britannico Gordon Ramsay: Antonello Colonna studierà le criticità degli hotel, osservandoli dall'esterno, valutando l'accoglienza, soggiornando nelle loro camere, dormendo nei loro letti e assaggiando le loro cucine. Poi tenterà di risolvere i problemi e darà i giusti consigli a proprietari, cuochi, receptionist e addetti ai lavori, per risollevare le sorti altrimenti segnate delle sei strutture turistiche.
I metodi dello chef stellato
«Ho cercato di fare quello che faccio tutti i giorni - racconta Colonna - Faccio «spogliatoio», come un allenatore di calcio che deve salvare la squadra». Dimenticate però i modi del suo collega britannico Gordon Ramsay, perché lui, famoso per aver ridato lustro alla cucina romana tradizionale, patron dell’Open Colonna e del Vallefredda Resort e Spa, gli insegnamenti li offre a suon di ironia. «È un modo diverso di condurre - replica - Anche loro, però, devono conoscere i propri limiti, per essere credibili con il pubblico». E poi non si smentisce: «Certe strutture non sono nemmeno da Croce Rossa: siamo al Pronto soccorso, anzi alla camera mortuaria. L’albergo da incubo lo vedi già dall’ingresso: peggio di un commissariato di polizia. Dopo i documenti, manca solo che ti facciano togliere la cinta per il metal detector. Ma la cosa peggiore è la mancanza di pulizia».
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