19 aprile 2024
Aggiornato 12:00
L'intervista

Anna Tatangelo: «Sogno di presentare Sanremo»

«Se fossi brutta, avrei molto più successo. Oggi se sai cantare, ballare, presentare e sei bella, sconcerti e insospettisci la gente. È troppo. Magari mi capitasse di presentare il Festival di Sanremo, saprei come sfruttare l'occasione»

ROMA - «Lui ha detto subito ai miei che le sue intenzioni erano serie. Mia madre è stata negativa. Mi ha detto: 'Dove cavolo vai con un uomo che ha già una famiglia'. Non si fidava, temeva che volesse solo divertirsi. Ma mio padre aveva capito che Gigi faceva sul serio», queste le parole di Anna Tatangelo a Grazia, il settimanale diretto da Silvia Grilli in edicola questa settimana. Riguardo al rapporto difficile con i genitori Anna racconta, «A 18 anni me ne sono andata. Ho preso in mano la mia vita, quello che era mio. Per un periodo non ho parlato con i miei genitori, poi, con la nascita di mio figlio, le cose sono cambiate. Abbiamo pianto molto e ci siamo finalmente abbracciati. È stato liberatorio».

Anna, intervistata da Catherine Spaak per Grazia, prosegue poi parlando della decisione di diventare grande in fretta e afferma: «Velocizzare quel percorso che ci porta a essere maturi. Mi sono presa io la responsabilità di avere un figlio a 23 anni e non rimpiango niente». E del rapporto con il suo compagno Gigi D'Alessio spiega: «Di lui mi posso fidare. E lui mi deve il senso della famiglia: non aveva mai assistito a un'ecografia, al momento dell'allattamento». Tatangelo conclude svelando un suo desiderio per il futuro: «Se fossi brutta, avrei molto più successo. Oggi se sai cantare, ballare, presentare e sei bella, sconcerti e insospettisci la gente. È troppo. Magari mi capitasse di presentare il Festival di Sanremo, saprei come sfruttare l'occasione».