29 marzo 2024
Aggiornato 13:30
TV

Emmy, «Breaking Bad» piglia (quasi) tutto

Alla 66esima edizione degli Oscar della tv la serie ideata da Vince Gilligan ha sbaragliato la concorrenza portandosi a casa tantissimi premi. E Bryan Cranston è il numero uno.

LOS ANGELES - «Breaking Bad» è la serie dell'anno. Lo sapevamo, e ora è ufficiale: è stata proprio lei, ideata da Vince Gilligan, a portarsi a casa il premio per la "Miglior serie drama" della tv alla 66esima edizione degli Emmy, al Nokia Theatre di Los Angeles. Il prof. di chimica reinventatosi fabbricante di metanfetamine, Bryan Cranston alias Walter White, si è aggiudicato anche il premio come «Miglior attore protagonista in una serie drama», mentre la bravissima Anna Gunn (Skyler White), è stata premiata come «Miglior attrice non protagonista». Importante riconoscimento anche per Aaron Paul (il «socio» di Mister White, Jesse Pinkman), «Miglior attore non protagonista». «Breaking Bad», che finisce dopo cinque straordinarie stagioni, aveva 16 nomination e ha trionfato anche nella categoria «Miglior sceneggiatura» e «Miglior regia». Insomma, un successo che non ha rivali, per una serie incredibilmente curata, immersa in una realtà a tratti lisergici, psichedelici, un po' ironici ma anche un po' deformanti. Un autentico capolavoro.

GLI ALTRI PREMI - La statuetta a Bryan Cranston ha fatto così perdere a Matthew McConaughey, in nomination per «True Detective», l'occasione di diventare il primo attore ad ottenere un Oscar e un Emmy nello stesso anno. La prima stagione di «True Detective», interpretata da McConaughey e Woody Harrelson, ha ottenuto cinque premi. L'Emmy come «Miglior attrice drammatica» è andato invece a Julianna Margulies per «The Good Wife». Jim Parsons, che interpreta il brillante scienziato Sheldon Cooper in «The Big Bang Theory», ha vinto il suo quarto Emmy come «Miglior attore di commedia».

GLI ESCLUSI - «Miglior attrice di commedia» è invece Julia Louis-Dreyfus per «Veep», in cui dà il volto alla vicepresidente degli Stati Uniti, Ty Burrell è il «Miglior attore non protagonista di commedia» in «Modern Family», in cui interpreta Phil, un immaturo e scapestrato padre di famiglia. «Modern Family» conquista anche, per il quinto anno consecutivo, il premio come «Miglior serie comedy». Delusione per il sopravvalutato «Games of Thrones», che, a dispetto delle 19 candidature, ha portato a casa solo quattro statuette, e per di più nelle categorie meno importanti: migliori costumi e migliori effetti speciali. Male anche «House of Cards», che delle 13 nomination ha ottenuto solo un premio.