29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Intervista al settimanale «Chi»

Carla Bruni «bad girl»

«L'Eliseo - spiega la moglie dell'ex Presidente Nicolas Sarkozy - non era casa mia, era una proprietà della Repubblica francese. Oggi indubbiamente le cose sono più tranquille, più gradevoli. E poi potrò ricominciare a fare i miei concerti in giro»

MILANO - «Finalmente sono tornata a essere una 'cattiva ragazza', un'eterna adolescente». Così Carla Bruni in un'intervista al settimanale «Chi» confida di aver ritrovato se stessa. «L'Eliseo - spiega la moglie dell'ex Presidente Nicolas Sarkozy - non era casa mia, era una proprietà della Repubblica francese. Oggi indubbiamente le cose sono più tranquille, più gradevoli».

«E poi potrò ricominciare a fare i miei concerti in giro», racconta la Bruni. Accantonato il ruolo di Première dame di Francia, Carla riprende quindi i panni dell'artista. Il suo nuovo album «Little french songs» è già in cima alle classifiche francesi e un tour è in programma a partire dal prossimo novembre.
Infine la cantante parla del suo sposo e del loro rapporto: «Ho dedicato una canzone a mio marito, che si intitola 'Mon Raymond': gliel'ho fatta scoprire un po' alla volta, come quando si crea un abito su misura. Siamo molto simili io e lui. Entrambi siamo complessi e sentimentali, anche se io sono più evanescente rispetto a lui». Sui suoi due figli dice invece: «Durante la tournée cercherò di tornare spesso dai bambini (Giulia, avuta da Sarkozy, e Aurélien, avuto nel 2001 da Raphael Enthoven, ndr). Loro hanno i loro ritmi e io ho una concezione molto borghese dell'educazione. Sono molto mamma con loro, me li godo, e questo è bello».