Canta Bocelli, standing ovation a partire da Obama
L'occasione era la 61esima edizione del «National Prayer Breakfast», evento tenutosi ieri all'International Ballroom dell'Hilton Hotel a Washington. Dove Andrea Bocelli ha ricevuto una nuova standing ovation alla presenza di Barack Obama e di altri leader politici e spirituali del pianeta
WASHINGTON - L'occasione era la 61esima edizione del «National Prayer Breakfast», evento tenutosi ieri all'International Ballroom dell'Hilton Hotel a Washington. Dove Andrea Bocelli ha ricevuto una nuova standing ovation alla presenza di Barack Obama e di altri leader politici e spirituali del pianeta.
Alla tradizionale «Colazione di preghiera», presenziata dal Presidente degli Stati Uniti e dai principali rappresentanti degli Usa, il tenore toscano ha inaugurato e concluso la manifestazione, cantando prima l'aria «Ombra mai fu» dal «Serse» di Handel e poi la celebre «Ave Maria» di Schubert. Tra gli ascoltatori entusiasti, Obama e la moglie Michelle: i primi ad alzarsi, non appena terminati i brani, dando vita a una sentita standing ovation.
Ma la presenza del cantante all'evento spirituale e politico è stata caldeggiata anche nella veste di personaggio pubblico attivo nell'ambito della solidarietà, uomo di pace e di fede che, attraverso la propria attività artistica e l'impegno sociale (espresso tramite la Andrea Bocelli Foundation), promuove i valori di fratellanza propri della cristianità.
Bocelli ha parlato, dopo l'ultimo brano: «Vivo questa occasione come un sogno, dato che spesso, nel mio Paese, molti problemi sono motivati proprio dal fatto che i nostri politici di destra e sinistra non si confrontano, non parlano tra loro. In questo Paese, dove ho ricevuto un enorme affetto, ho ricevuto oggi un ulteriore grande insegnamento: voglio tornare in Italia e trasmettere questa che per me è una lezione estremamente importante: la volontà di pregare insieme».