29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Il rapporto dell'Associazione italiana editori

La crisi colpisce anche il mercato del libro

Nel 2011 il mercato dei libri ha segnato un -3,7% per quanto riguarda il giro d'affari (dati Nielsen sui canali trade) e nei primi mesi del 2012 questo dato peggiora, arrivando a toccare un -8,7%. Il fatturato, sempre nel 2011, si è attestato a 3,3 miliardi di euro, con una flessione del 4,6%

FRANCOFORTE - La crisi colpisce anche il mercato del libro, storicamente settore anticiclico, e l'editoria italiana si conferma in quella che L'Associazione italiana editori chiama espressamente una «zona grigia». I dati del Rapporto sullo stato dell'editoria in Italia nel 2012, annualmente stilato dall'Aie, sono stati diffusi a Francoforte, in occasione dell'inaugurazione della Buchmesse, la più importante fiera editoriale europea. E si tratta di numeri impietosi: nel 2011, infatti, il mercato dei libri ha segnato un -3,7% per quanto riguarda il giro d'affari (dati Nielsen sui canali trade) e nei primi mesi del 2012 questo dato peggiora, arrivando a toccare un -8,7%. Il fatturato, sempre nel 2011, si è attestato a 3,3 miliardi di euro, con una flessione del 4,6%.
Per quanto riguarda i canali di vendita, il rapporto Aie evidenzia come le librerie di catena abbiano superato la quota di mercato di quelle indipendenti, ma la flessione riguarda comunque tutte le tipologie. A soffrire è poi in maniera vistosa la grande distribuzione: le vendite di libri in supermercati e ipermercati hanno infatti segnato un -17,9%. Cresce ancora invece la produzione di libri (+4,5%), con le case editrici che aumentano dello 0,9% rispetto al 2010. Stabile l'export, con una diminuzione delle traduzioni e un aumento di coedizioni e vendita di diritti.

Le notizie migliori, in un rapporto che resta preoccupante, vengono dal mercato digitale. Le vendite di e-book nel 2011 sono cresciute in modo significativo, arrivando a fatturare 12,6 milioni di euro, con uno spettacolare +740% rispetto al 2010. Si tratta però di un dato che, in termini assoluti resta ancora al di sotto dell'1% dei canali trade (0,87%, e addirittura solo lo 0,38% del mercato complessivo).
Complessivamente, comunque, il mercato digitale, sommando gli book alle banche dati e ai servizi a carattere editoriale) riesce ad arrivare a rappresentare il 4,8% del mercato libraio. Ulteriore dato positivo in questo settore è la crescita delle vendite online, che segnano un +14,2%.

Polillo (Aie): momento difficile, serve attenzione - Il momento dell'editoria italiana è molto difficile e l'Associazione italiana degli editori chiede alla politica azioni coordinate a sostegno del libro. Il presidente dell'Aie Marco Polillo, dalla Buchmesse di Francoforte, parla di un mercato entrato «in una zona grigia» e chiede interventi «a costo zero». «Non chiediamo neanche in questa occasione soldi, come non li abbiamo mai chiesti. Chiediamo invece misure, sostenibili, per dare opportunità e risposte».
In particolare Polillo sottolinea la necessità di un'Iva agevolata anche per gli book, che ora è al 21%, mentre il libro cartaceo paga il 4%. Quindi il presidente degli editori auspica l'attivazione di misure di credito d'imposta sull'innovazione nell'editoria. Ma il punto principale del suo discorso riguarda la necessità di coordinare le azioni per il libro. «Datevi una politica coordinata - ha detto alla politica. E' l'unico modo per affrontare la crisi del mercato del libro e il dramma dei bassi livelli di lettura in Italia. Chiediamo più confronto e attenzione».

Peluffo: Proporrò istituzione task force sul libro - Una task force per sostenere il libro, poiché la lettura è uno degli elementi chiave per tornare a essere competitivi. E' quanto ha annunciato alla Buchmesse di Francoforte il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'Editoria Paolo Peluffo, intervenuto alla presentazione dello stand italiano insieme al presidente dell'Aie Marco Polillo.
«Le norme, le agevolazioni fiscali e i contributi economici - ha detto Peluffo - sono importanti, ma serve una grande azione sinergica di tutti gli attori della filiera. Dobbiamo portare i libri nelle scuole, nelle famiglie, in tutti i luoghi di ritrovo delle persone. Sulla scia della campagna di comunicazione sulla lettura promossa da questo Governo, nelle prossime settimane proporrò l'istituzione di una task force sul libro, un gruppo di lavoro interministeriale che adotti tutti le misure necessarie a sostenere e promuovere la lettura, nella scuola e nelle università, innanzitutto. Viviamo nella società dell'informazione e l'economia della conoscenza è divenuta, negli ultimi anni, il principale motore della globalizzazione. Potremmo essere competitivi solo se il libro tornerà ad essere al centro della vita di ciascuno di noi».