12 ottobre 2025
Aggiornato 10:00
A partire da oggi il Guggenheim dedica una grande mostra al padre del Cubismo

Picasso in bianco e nero incanta New York

La spirale progettata da Frank Lloyd Wright ospiterà 118 opere in bianco e nero, un genere solitamente associato solo a dipinti con soggetti tragici, primo tra tutti Guernica, ma che invece attraversa tutta la carriera dall'artista

NEW YORK - A partire da oggi il Guggenheim di New York dedica una grande mostra a Pablo Picasso, svelando un filone della sua produzione artistica ancora poco conosciuto. La spirale progettata da Frank Lloyd Wright ospiterà 118 opere in bianco e nero, un genere solitamente associato solo a dipinti con soggetti tragici, primo tra tutti Guernica, ma che invece attraversa tutta la carriera dall'artista.
Aperta fino al 23 gennaio, «Picasso Black and White», questo il titolo della mostra, ripercorre la serie secondo un ordine cronologico, da La repasseuse del 1904, fino ai dipinti sensuali degli anni settanta, come Nu couché a la couronne de fleurs, 1970 e Le baiser, 1969. Come ha chiarito il direttore del museo, Richard Armstrong, circa trenta lavori in mostra non sono mai stati esposti in America, mentre alcuni sono svelati al pubblico per la prima volta in assoluto.

CONSIDERAVA IL COLORE UNA PERDITA DI TEMPO - La ragione per cui non si conosceva ancora l'importanza, sia per numero che per varietà, delle opere in bianco e nero di Picasso, è che l'artista teneva per sé le opere che amava di più, lasciandole fuori dal mercato. «Non è un caso che la maggior parte dei lavori in bianco e nero appartengano ai discendenti dell'artista e al Museè National Picasso di Parigi», ha spiegato a TMNews Carmen Gimenez, curatrice della mostra.
«Picasso ha sempre usato il bianco e nero, nel disegno, nella pittura, così come nella scultura. E ha ripreso in questo modo tutta la varietà dei suoi soggetti, attraversando i periodi monocromatici, Blu e Rosa, il Cubismo, fino agli ultimi anni», ha spiegato la curatrice della mostra Carmen Gimenez. «Considerava il colore una perdita di tempo, che poteva distrarlo dalla ricerca della forma».