18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Celebrazioni in tutto il mondo

«Love Me Do», 50 anni di Beatles

Questo fine settimana si celebrano i 50 anni dall'uscita di «Love Me Do», il primo 45 giri dei Beatles. Era infatti il 5 ottobre 1962 quando il disco di John Lennon, Paul Mc Cartney, George Harrison e Ringo Starr segnava un cambiamento epocale nel panorama musicale

LONDRA - Questo fine settimana si celebrano i 50 anni dall'uscita di «Love Me Do», il primo 45 giri dei Beatles. Era infatti il 5 ottobre 1962 quando il disco di John Lennon, Paul Mc Cartney, George Harrison e Ringo Starr segnava un cambiamento epocale nel panorama musicale.

CELEBRAZIONI IN TUTTO IL MONDO - Per festeggiare il mezzo secolo di musica della band britannica sono previste celebrazioni in tutto al mondo. Il centro sarà la città di Liverpool, dove dal 5 al 7 ottobre si vivrà un intero weekend tutto dedicato all'indimenticabile canzone «Love me do», che da il nome all'omonimo album. Tra i numerosi appuntamenti spicca l'iniziativa durante la quale si mira a raggiungere il maggior numero di voci che cantino il brano.
Anche in Italia non mancheranno le iniziative: a Milano venerdì 5 ottobre, presso lo Spazio Oberdan alle ore 20, verranno allestiti collegamenti con Liverpool, proiezioni di filmati e uno spettacolo teatrale sulla storia dei Beatles. Roma, invece, ricorda la ricorrenza con il «Love me do Party» al Club Xs Live. La festa inizia alle 20.30 di giovedì e prevede lo spegnimento delle candeline di «compleanno» e l'esibizione di varie cover band dei Beatles.

NE ESISTONO TRE VERSIONI DIVERSE - La canzone che segna il cinquantenario della carriera dei Fab Four ha in realtà una storia piuttosto travagliata, e ne esistevano tre versioni diverse. La prima faceva parte dell'audizione alla Emi, con Pete Best alla batteria; l'insoddisfazione del produttore George Martin portò al licenziamento di Best, sostituito da Ringo Starr con il quale il gruppo registrò una prima versione del singolo; infine una settimana dopo, l'11 settembre del 1962, la canzone venne incisa di nuovo con alla batteria un session man di fiducia di Martin, Andy White, mentre Ringo venne relegato al tamburello.
Quest'ultima versione è quella inclusa nel successivo LP, «Please please me», mentre i primi esemplari del singolo stampati dalla Emi in Gran Bretagna riportavano quella di Ringo, segnale che le due incisioni erano - salvo la presenza del tamburello - virtualmente indistinguibili; successivamente i master andarono persi e negli anni la Emi dovette ricorrere a degli esemplari in buona condizione dei 45 giri originali per ottenere dei nuovi master da utilizzare nelle ristampe o nelle raccolte.
Il singolo - con il lato B, «P.S. I love you», anche questa con White alla batteria - ebbe migliore fortuna negli Stati Uniti, dove, pubblicato nel 1954 in piena Beatlemania, finì al numero uno.