24 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Presso la Swedish Music Hall of Fame

A Stoccolma un museo dedicato agli Abba

Lo annuncia l'ex membro Ulvaeus: tutti e 4 i componenti d'accordo. Il quartetto di «Mamma mia!», che ha venduto più di 378 milioni di dischi in tutto il mondo, ha fatto il suo debutto nel 1970 con la formazione che avrebbe sempre mantenuto: Björn Ulvaeus, Benny Andersson, Agnetha Fältskog e Anni-Frid Lyngstad (meglio conosciuta come «Frida»)

STOCCOLMA - Un museo dedicato al leggendario gruppo svedese degli Abba aprirà a Stoccolma nella primavera prossima presso la Swedish Music Hall of Fame: lo ha annunciato Björn Ulvaeus, uno dei ex membri della band che si è sciolta ormai 30 anni fa.

«Un tempo pensavamo solo a fare un museo degli Abba e nient'altro, ma sia io che Benny Andersson volevamo iscriverci in un contesto più ampio e cioè quello della storia della musica popolare svedese», ha raccontato il musicista nel corso di una conferenza stampa. Il compositore svedese ha ammesso di avere avuto qualche dubbio al pensiero di diventare un «oggetto da museo prima della morte», ma allo stesso tempo ha riconosciuto che il gruppo insieme ha creato qualcosa di «enorme»: «E' la storia di Cenerentola che vale la pena di essere raccontata», ha spiegato, sottolineando che tutti e quattro hanno approvato il progetto.

Il quartetto di «Mamma mia!», che ha venduto più di 378 milioni di dischi in tutto il mondo, ha fatto il suo debutto nel 1970 con la formazione che avrebbe sempre mantenuto: Björn Ulvaeus, Benny Andersson, Agnetha Fältskog e Anni-Frid Lyngstad (meglio conosciuta come «Frida»).

L'«Abba Museum» nascerà all'interno della Swedish Music Hall of Fame, luogo che celebra la musica popolare svedese, situata sull'isola di Djurgaarden, dove si trovano molti altri musei: «Non avrei mai potuto sognare un posto migliore», ha dichiarato il musicista.

Gli Abba si sciolsero nel 1982 da allora nessuna reunion è stata mai realizzata. Sulla speranza di vedere i quattro musicisti riuniti per l'occasione, il direttore del museo Mattias Hansson ha tagliato corto: «Non so, se venissero tutti sarei molto contento, ma decideranno loro».

I visitatori potranno comunque ammirare numerosi oggetti appartenuti ai componenti della band, la prima non anglofona dell'Europa continentale a raggiungere un successo planetario, in particolare abiti da scena e estratti di video legati ai vincitori dell'Eurovision Song Contest del 1974.