29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Guai in vista per il cantante brasiliano

Michel Telò accusato di plagio, bloccati i beni

Tre ragazze si proclamano le vere autrici di «Ai se eu te pego» affermando di aver composto la canzone durante un viaggio scolastico alla Disney di Orlando, in Florida

RIO DE JANEIRO - Guai in vista per Michel Telò. Un giudice brasiliano ha decretato il blocco dei beni del cantante in quanto il suo tormentone «Ai se eu te pego», ormai da mesi ai vertici di tutte le classifiche internazionali, potrebbe essere un plagio. A rivendicarne la paternità sono state Marcela Quinho, Maria Eduarda Lucena e Amanda Cavalcanti, tre ragazze che affermano di aver composto la canzone durante un viaggio scolastico alla Disney di Orlando, in Florida.

«La canzone è nata da uno scherzo - ha sottolineato la Lucena alla stampa brasiliana -. Era il 2006 quando io a altre sei compagne di collegio siamo andate alla Disney. Una di noi ha incominciato per burla a fare la corte a una guida che aveva il doppio della nostra età. Noi prendevamo in giro quell'uomo e ogni momento inventavamo una frase buffa - ha aggiunto -. E' nata così, spontaneamente, la canzonetta, che è piaciuta subito al resto della comitiva».
Ma a beffare le ragazze sarebbe stata Sharon Acioly, la cantante baiana che avrebbe registrato abusivamente la canzone come sua, con l'apporto di Telò. «La Sharon era nel nostro stesso albergo, l'ha sentita ma non ha avuto alcuna partecipazione nella creazione della musica - ha concluso la Lucena -. Si è impadronita poi della canzone e delle parole che non erano affatto sue». Secondo quanto riportato dalla stampa brasiliana, pare che le altre quattro studentesse che si dicono autrici di «Ai se eu te pego» si siano messe d'accordo con la Acioly e abbiano raggiunto con lei un accordo.

Le tre escluse hanno deciso quindi di rivolgersi alla giustizia. Il giudice Miguel de Brito Lyra, della seconda sessione civile del tribunale di Joao Pessoa, ha dato parere favorevole e ha fatto scattare il provvedimento nei confronti di Telò. La misura ha effetto retroattivo, per cui le ragazze, in caso di vittoria della causa, avranno il diritto a partecipare ai lucri nazionali e internazionali ottenuti da quando la canzone è stata registrata fino ad oggi.